"La situazione è paradossale: io ho contato 32 priorità nel turismo, chi mi ha preceduto ne ha individuate cinque": così il ministro dei Beni Culturali e delle attività del Turismo, Massimo Bray, ha esordito durante l'assemblea annuale dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi durante la quale gli è stato presentato il decalogo delle priorità.
ù"In diciassette anni – ha sottolineato – sono stati fatti solo errori. Per questo, è necessario l'avvio urgente di un tavolo strategico annuale di confronto tra Ministero, Regioni, organizzazioni del settore, associazioni sindacali e di consumatori per individuare interventi e forme di finanziamento necessarie". Qualità, specializzazione, formazione e innovazione le leve su cui, per Bray, bisogna puntare per il rilancio del settore.
Il ministro ha poi elencato una serie di priorità su cui intervenire: "Una classificazione con caratteristiche armoniche di certificazione, agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle imprese, nuova linfa per il fondo garanzia turisti, incentivi come buoni vacanze, aumento di tratte nazionali low cost, cambiamento nei criteri della tassa di soggiorno, il rilancio dell'Enit".
"Dobbiamo dare speranza alle nuove generazioni ma dobbiamo dare anche certezze a voi – ha detto Bray rivolgendosi agli imprenditori – non voglio più sentire parlare di riforme, dobbiamo creare opportunità" ha detto, infine, per quanto riguarda il lavoro. "Non sarà facile – ha concluso – ma se stiamo tutti insieme credo che ce la potremo fare".