mercoledì, 1 Maggio 2024

Caro-voli, per mete esotiche oltre 30mila euro: Urso promette intervento

Chi sogna di trascorrere una vacanza in un paradiso naturale come le Isole Fiji, Samoa, Nuova Zelanda o Polinesia deve fare i conti con la realtà. Perchè si tratta di un desiderio, anche se legittimo, che solo in pochi potranno esaudire, almeno stando ai dati diffusi dal Codacons,  secondo cui i prezzi dei biglietti aerei per le località più remote della Terra hanno raggiunto cifre astronomiche, arrivando in alcuni casi a superare i 30mila euro, praticamente il costo di una auto di media cilindrata o di un garage in città.

L’associazione dei consumatori ha stilato una classifica dei voli più costosi al mondo, prendendo in esame un viaggio di andata e ritorno per il prossimo mese di agosto. “Ipotizzando di imbarcarsi all’aeroporto internazionale di Fiumicino, il biglietto più costoso è quello per lo scalo di Port Vila, ubicato nella Repubblica di Vanuatu in Oceania. Poche le date disponibili – spiega il Codacons – e se si parte il 5 agosto e si ritorna il 26 agosto, il volo più veloce con 2 scali costa 16.090 euro. Tuttavia, cambiando le date (20-26 agosto) e a seconda del vettore e delle coincidenze scelte, il prezzo del biglietto raggiunge il record di 30.287 euro. Al secondo posto della classifica dei voli più cari del mondo si piazza Apia, nelle isole Samoa in Polinesia: partendo il 14 agosto e tornando il 20 agosto, si arriva a spendere, sempre a seconda della compagnia scelta e delle coincidenze, fino a 23.362 euro per un volo con due scali. Al terzo posto troviamo le isole Fiji, dove un biglietto da Fiumicino allo scalo di Suva costa (partendo il 14 agosto e tornando il 21 agosto) 15.185 euro se si sceglie l’opzione più veloce (circa 30 ore di volo a tratta), ma può arrivare alla cifra di 19.490 euro. Segue a breve distanza Guadalcanal, nell’arcipelago delle Isole Salomone, con le tariffe dei voli che raggiungono quota 18.797 euro. Servono fino a 16.862 euro per volare a Wellington (Nuova Zelanda), 15.902 euro per Port Moresby (Papua Nuova Guinea) e 14.498 euro per Darwin (Australia)”, calcola ancora il Codacons.

Da canto suo, Assoutenti fornisce regole e accorgimenti per riuscire a risparmiare in alcuni casi fino al 20% sul costo dei biglietti aerei. Ad esempio “partire tra il lunedì e il mercoledì, prenotando un volo alle 2 di notte, e confrontare i prezzi praticati 2-3 giorni prima e dopo la partenza desiderata. Attenzione poi a commissioni e costi nascosti, polizze assicurative e altri servizi aggiuntivi (possibilità di cambiare il volo senza costi, scelta del posto sull’aereo, ecc.). Monitorare i prezzi per le partenze da aeroporti diversi rispetto a quello della città dove si risiede e il volo di ritorno di una compagnia diversa rispetto a quella utilizzata per l’andata. Valutare l’acquisto di biglietto open-jaw, ossia un biglietto che fa atterrare in un aeroporto e ripartire da un altro scalo situato in una città diversa”.

Intanto, però, il ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso, assicura un intervento “nei prossimi giorni affinchè le compagnie comprendano che almeno su alcune rotte i prezzi siano calmierati”. Gli aerei sono pieni di turisti, il prezzo del carburante rispetto all’anno scorso si è ridotto di oltre il 30% e dunque – è il suo ragionamento – “non è assolutamente giustificato che, a sette mesi dal calo del carburante, ci sia un aumento medio che per alcune compagnie supera il 40%”.

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