Contro il Codice del Turismo che istituisce la figura della guida turista nazionale, Federagit-Confesercenti proclama lo stato di mobilitazione della categoria cominciando domani 2 dicembre con un presidio, insieme al sindacato nazionale guide turistiche Fisascat Cisl, davanti agli uffici del ministro del Turismo a Roma, in via della Ferratella in Laterano 51, dalle 9.30 alle 12.
"Le guide turistiche sono lavoratori autonomi – dice Maria Chiara Ronchi, presidente Federagit Confesercenti – quasi tutte hanno conseguito una laurea, parlano correntemente una o più lingue straniere e la grande maggioranza sono donne. Il lavoro è precario, stagionale, privo di copertura in caso di malattia o infortunio. I versamenti Inps sono obbligatori, ma poi la pensione è molto bassa. La guida nazionale aggraverebbe l'attuale situazione di precarietà. Abbiamo dimostrato ai Dipartimenti del Turismo e delle Politiche Comunitarie – aggiunge – con numerose lettere ed argomentazioni puntuali, che non è il diritto europeo a richiedere una modifica dell'ordinamento giuridico sulle guide turistiche. Qualsiasi estensione delle attuali abilitazioni – conclude la presidente Federagit – deve essere successivo al superamento di un esame integrativo che accerti la conoscenza dei Beni Culturali e Paesaggistici del territorio".
La Legge Comunitaria attualmente al Senato, nell'art. 9, delega il governo a redigere una legge organica di riordino della professione di guida turistica. Le guide turistiche chiedono con forza al Senato che tale articolo non venga modificato da emendamenti che introducono la guida nazionale. Chiedono che non vengano introdotti nella Legge Comunitaria pezzi di riordino della professione di guida in maniera prematura, affrettata e devastante.