giovedì, 28 Marzo 2024

Come far ripartire l’industria aeronautica globale? Le risposte di Linus Bauer

L’industria dei viaggi e delle compagnie aeree commerciali ha subito notevoli danni a causa della pandemia da Covid-19. Secondo i dati recentemente resi noti dalla Iata, l’industria aeronautica globale è destinata a perdere 252 miliardi di dollari nel 2020, con molte compagnie aeree che hanno presentato istanza di fallimento e che hanno tagliato fino al 90% della loro capacità.

Linus Bauer, consulente dell’industria aeronautica e Visiting Lecturer alla City University of London ha provato a dare una risposta a questa situazione.

“La salute e la sicurezza rimarranno un fattore sempre presente perché saranno la paura e la fiducia le due emozioni in primo piano nella pianificazione di un viaggio. Siamo nell’era dei social media e i passeggeri vogliono essere informati, per esempio con videomessaggi, sulle precauzioni prese per viaggiare in sicurezza – dalle misure preventive a bordo ai processi di pulizia e sanificazione, fino ai cambiamenti in tempo reale degli orari dei voli. Ciò limiterebbe i timori dei passeggeri più attenti alla propria salute e degli ultracinquantenni”, spiega Bauer.

“Per quanto riguarda la domanda, nei prossimi tre anni le compagnie aeree soffriranno di una domanda inferiore. A causa dei mezzi tecnologici e della recessione economica, i viaggi d’affari saranno limitati per soddisfare le esigenze essenziali e una parte di questi potrebbe non tornare mai più (riduzione del 5-8% nel medio termine). Questi eventi contribuiranno ad aumentare le tariffe aeree nel medio termine. Tuttavia, possiamo aspettarci tariffe aeree più economiche per un periodo di tempo limitato, all’inizio, assieme ad altri metodi per stimolare il traffico e la domanda durante la fase di recupero”, ha spiegato il consulente che ha aggiunto: “è improbabile che si torni alla normalità prima del 2022. Detto questo, credo che paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda abbiano un vantaggio geografico e abbiano fatto un grande lavoro di consolidamento dei legami tra loro durante questa pandemia”.

“I piloti, gli assistenti di volo e gli addetti all’imbarco sono i gruppi più direttamente interessati dal forte calo della domanda da quando l’epidemia è diventata una pandemia e ha sostanzialmente bloccato i viaggi aerei di milioni di persone. La crisi dovuta al Covid-19 ha trasformato la carenza mondiale di piloti in un’eccedenza. La crisi attuale ha cambiato tutto, le compagnie aeree hanno licenziato migliaia di piloti a causa dei tagli di capacità per i prossimi tre anni”, ha concluso Bauer.

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