Californiani, tedeschi, francesi, polacchi, ma anche ungheresi. E poi gli italiani: dalla Puglia al Lazio, dalla Lombardia al Veneto e all’Emilia Romagna, ma anche qualche siciliano. Il polo termale di San Vittore di Frasassi, a Genga, in provincia di Ancona, ha fatto registrare, lo scorso giugno, un ottimo inizio stagione con un confortante +33% di cure erogate con le acque sulfuree rispetto a giugno dell’anno scorso. Un successo che si accompagna a quello della struttura alberghiera con un + 30% di turisti di cui il 12% non italiani. “Un risultato che è arrivato grazie alla nostra strategia di cross-selling che abbiamo reso strutturale – spiega il direttore dell’albergo Alberto Genovese, calabrese d’origine con una grande esperienza nel settore –. Al momento della richiesta di informazione, forniamo la proposta prezzo con un insieme di servizi complementari che corrispondono alle reali motivazioni di viaggio del turista”. Soggiorni più lunghi che abbinano il wellness della Spa e della piscina con acque sulfuree, a percorsi trekking nell’area protetta del Parco della Gola della Rosa e di Frasassi, la scoperta delle meraviglie delle famose Grotte di Frasassi ai tour in bici e a visite culturali. “Con il soggiorno abbiamo venduto – sottolinea Genovese – visite, ad esempio, al Museo della carta di Fabriano, al Parco della miniera di zolfo di Cabernardi, al Palazzo ducale di Urbino e stiamo organizzando eventi anche in piscina nel quadro della seconda edizione della manifestazione “Terme musicali””. Il che fa di San Vittore un perno per visitare il comprensorio e non una semplice tappa “mordi e fuggi” nel tour dei viaggiatori.
“In questi mesi – prosegue il direttore dell’hotel – abbiamo creato il ristorante ‘La Terrazza’ che deve vivere di vita propria, slegato dall’hotel, con il menù alla carta con tipicità locali rivisitate in chiave attuale. Poi abbiamo creato la cantina. Abbiamo portato qua importanti figure professionali, come il maître Franco Paoletti e lo chef Davide Castriota, per fare l’indispensabile salto di qualità. Vogliamo – costruire – aggiunge – una piccola Spa in due locali dove faremo una sauna, un bagno turco, una vasca da 8-12 posti, un piccolo solarium e le docce emozionali. L’obiettivo è di allungare la stagionalità, avere nel week-end il turismo legato allo svago e al divertimento, che associa la visita alle grotte al relax e benessere della Spa. In settimana vogliamo lavorare con il business e nel week end con il segmento chiamiamolo ‘mordi e fuggi’ dello svago”, conclude Genovese.
Anche il polo termale vanta numeri incoraggianti per il turismo della salute e del benessere nelle Marche. “Giugno si chiude con una crescita a doppia cifra, +33 % di pazienti che, in realtà, non ci sorprende più di tanto – dice il presidente delle Terme Luca Faccenda –. È il punto di arrivo di diversi momenti informativi, tra cui un convegno interregionale, tramite i quali, con specialisti ed esperti della medicina termale, i nostri otorinolaringoiatri hanno fatto il punto sulle conoscenze scientifiche riguardanti le patologie di interesse, sulla prevenzione e le cure termali inalatorie e dedicato momenti specifici ai pediatri”. “Le acque sulfuree di San Vittore – sottolineano il responsabile sanitario delle Terme, Geniale Mariani, Bruno Borioni, medico termalista – sono farmaci naturali efficaci sia nella fase preventiva sia dopo quella acuta delle patologie più frequenti nei mesi invernali quali otiti, tracheiti bronchiti, raffreddori e influenze. Le acque termali oltre ad una azione mucolitica e antinfiammatoria esercitano infatti un’azione immunostimolante che favorisce la produzione di anticorpi a livello delle mucose dell’albero respiratorio che si traduce in una difesa più efficace riducendo il rischio di ricadute e diminuendo così il consumo di antibiotici”, concludono.