Il brusco rallentamento del tasso di crescita del turismo internazionale, registrato del 2008 e ancor più nell’anno in corso, non sembra interessare il turismo natura. Nel 2008 le presenze totali negli esercizi ufficiali delle aree protette sono state 97.809.224 con un incremento rispetto all’anno precedente dell’1,97%, mentre il fatturato è salito a 10,515 miliardi facendo registrare un incremento del 6,28%. Previsioni e indicazioni su un fenomeno in crescita sono state presentate
nel corso della 19^ edizione di Ecotur.
Secondo l’indagine condotta dal Centro Studi Permanente dell’Osservatorio Ecotur, il cui Comitato Tecnico Scientifico è rappresentato dall’Enit, dall’Istat, dalla Regione Abruzzo e dall’Università dell’Aquila (Facoltà di Economia), le previsioni per il 2009 e ancor più per il 2010 sono positive: il 52,9% dei gestori dei parchi e aree protette intervistati prevede un aumento dei flussi turistici mentre per il prossimo anno, invece, il 56,2% si aspetta un aumento, mentre la restante parte (43,8%) è per una stabilità dei flussi, ma nessuno prevede una diminuzione.
Circa le motivazioni che muovono il turista-natura, secondo i tour operator nazionali, al primo posto figura il “vivere a contatto con la natura” che totalizza nella scala delle preferenze il 38% delle indicazioni, seguita dal “relax e tranquillità” con il 13,7%. Dai dati si evince inoltre come tutti possano godere di questa tipologia di turismo, dai bambini alle persone non più giovanissime.
Per quanto concerne le strutture utilizzate, gli alberghi e le pensioni sono scelti dal 24,1%. Ma sono in netta crescita i B&B che raggiungono il 21,2% e gli agriturismi con il 20,7%. Relativamente alla durata del pernottamento, occorre distinguere che si tratti di parco regionale o nazionale. Nel primo cao, infatti, risulta molto diffuso (49,3%) il “senza pernottamento” mentre nei secondi, visitati da turisti che spesso provengono da altre regioni, è proprio la provenienza a determinate la sosta. In questo caso la categoria temporale costituita da “un giorno” fa registrare il 17,6%, quella dei “weekend” il 19,9%, i “tre giorni” il 6.9%, “una settimana” il 7,8% e “più di una settimana” il 6,8%. La provenienza dei turista-natura è in misura prevalente regionale (41,3%), ma in diminuzione rispetto a qualche anno fa. Risultano, infatti, in aumento sia quella nazionale (38,6%) che quella europea (16,3%) e mondiale (3.8%).Secondo i tour operator internazionali, il Parco Nazionale d’Abruzzo è il parco più richiesto dal turista quando domanda in maniera specifica il “prodotto parchi”. Non sono da meno il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello delle Cinque Terre. Tra i parchi regionali svetta quello dell’Etna. Sui mercati stranieri, invece, maggiormente conosciuti e richiesti sono il Parco delle Cinque Terre e le Dolomiti.