Anche se i primi turisti tedeschi che stanno arrivando negli alberghi di Jesolo e della riviera romagnola scaldano il cuore degli albergatori che li aspettavano come ogni anno – visto che la Germania è il primo mercato straniero per l’Italia, con quasi 60 milioni di presenze l’anno – gli operatori turistici italiani sono abituati a ben altre perfomance degli stranieri in Italia. Su 430 milioni di presenze che si registrano ogni anno negli esercizi ricettivi italiani, il 50% – secondo i calcoli di Federalberghi – è relativo a turisti stranieri, che quest’anno saranno molto difficili da intercettare.
Anche la domanda italiana che attualmente è azzerata, risulterà compromessa dalle limitazioni agli spostamenti, dalla riduzione della capacità di spesa, dal minor tempo libero a disposizione, tra chi ha consumato le ferie e chi quest’estate lavorerà per recuperare il tempo perduto, la cancellazione di moltissimi eventi, grandi e piccoli, la riduzione della capacità di trasporto dei mezzi pubblici e, più in generale, la necessità di far trascorrere del tempo prima che tutti noi torniamo alle normali abitudini.
Ma determinante – come gli albergatori hanno fatto presente anche nelle ultime audizioni al Senato – è l’apertura delle frontiere. E’ necessario poi che il sistema dei trasporti (aerei, treni, traghetti, pullman) torni a lavorare a pieno regime. Riattivare tutte le tratte, riaprire gli aeroporti, utilizzare pienamente la capacità dei mezzi di trasporto, per consentire alle persone di viaggiare. Inoltre è necessario che anche gli altri Paesi non pongano limiti agli spostamenti.
“Uscire dal proprio Paese per arrivare in Italia – sottolinea la federazione – è condizione necessaria ma non sufficiente. Occorre anche evitare di porre vincoli al ritorno a casa. Se il londinese che ha voglia di fare un week end in Italia, sarà costretto ad osservare due settimane di quarantena, molto probabilmente rinuncerà al viaggio. In base ad un’indagine informale che abbiamo effettuato sui 10 mercati più importanti per l’Italia, abbiamo verificato che al momento sussiste il divieto assoluto di viaggiare verso l’Italia partendo dagli Stati Uniti e dalla Russia, mentre sussiste l’obbligo di rispettare una quarantena di 14 giorni per i turisti che rientrano dall’Italia verso il Regno Unito, l’Austria, la Polonia e la Spagna. Un caso particolare è costituito dalla Svizzera, che non pone limiti agli spostamenti, ma commina una multa di 100 franchi (circa 95 euro) per i cosiddetti turisti dello shopping, cioè coloro che vengono in Italia al solo scopo di fare acquisti”.