domenica, 19 Maggio 2024

Fuori il nome del prossimo ministro del Turismo, campagna su Fb

Già oltre 18 mila fan per il gruppo ‘Votiamo per il turismo’ lanciato da alcuni operatori turistici

Ha superato 18 mila fan il gruppo "VOTIAMO PER IL TURISMO" nato su Facebook qualche giorno fa dall'idea di alcuni operatori turistici capitanati da Renato Andreoletti, giornalista e direttore di "Hotel Domani", in vista delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. L'intento è quello di porre l'attenzione sul turismo come parte fondamentale dell'economia italiana chiedendo agli schieramenti politici di fornire sia il nome del capo del governo che il nome del ministro del Turismo.
"20 anni di silenzio o di non presa in considerazione del nostro settore possono bastare!!! E basta affidare il ministero del turismo a personaggi paracadutati dal Nulla, deve essere affidato ai primi della classe, non agli asini e ai ripetenti. Sceglieremo noi il 24 e 25. Unisciti al gruppo!!" è il messaggio che circola sul social network nelle ultime ore.
"Il voto del 24 e 25 febbraio – si legge su Facebook – rappresenta una grande occasione per il turismo per imporsi all'attenzione di tutti gli schieramenti politici. Il Turismo è stato il grande assente nel dibattito politico non solo degli ultimi 12 mesi ma in realtà degli ultimi vent'anni. Il Turismo non può più essere gestito come una posizione di rendita per l'Italia. Va riprogettato sia come fenomeno nazionale che come singoli prodotti turistici sul territorio.
In un anno di crisi nera per l'economia italiana, che ha raggiunto i 2000 miliardi di euro di debito pubblico, il turismo nel 2012 ha registrato un surplus record di 11,4 miliardi di euro (la differenza tra quanto spendono gli stranieri in Italia e gli italiani all'estero) grazie ai 31,7 miliardi di euro prodotti dall'incoming (+3.3% sul 2011).
Anche l'export italiano si è attestato oltre gli 8 miliardi di euro di surplus, anche qui in crescita rispetto al 2011. I settori Export Oriented dell'Italia (il Turismo lo è) ci hanno regalato quasi 20 miliardi di euro di plusvalenza.E' il costo della burocrazia statale il vero problema dell'Italia. Stato, Province, Regioni ci costano troppo! Diverso è il discorso per i Comuni, che sono i capri espiatori dell'inefficienza dello Stato italiano. Il turismo è un'attività Export Oriented in quanto capace di attirare quote importanti di turisti dall'estero attirati dalle nostre Eccellenze artistiche, enogastronomiche, artigianali, ma anche industriali (Moda, Design, Fashion, Tecnologia).
Il problema riguarda ciò che offriamo, che è sempre più datato o che è addirittura inaccessibile. Che dire di un Sud Italia (isole comprese) che copre solo il 12.42% dell'incoming? Ci sono eccellenze museali multimediali come il Museo del Cinema e la Reggia di Venaria a Torino, o il Galata Museo del Mare a Genova che andrebbero copiate. Dovrebbero farlo a Caserta per la Reggia dei Borbone, ad Agrigento nella Valle dei Templi, a Pompei negli scavi archeologici, a Reggio Calabria per i Bronzi di Riace. Perché non lo hanno ancora fatto?
Il Turismo non è merce di scambio. Deve essere affidato ai primi della classe, non agli asini e ai ripetenti".

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