Giubileo, oltre 5,5 mln pellegrini in 5 mesi
05 Giugno 2025, 11:30
Oltre 5,5 milioni è la stima di pellegrini già arrivati a Roma per il Giubileo della Speranza nei primi 5 mesi e se ne attendono un milione per il Giubileo dei Giovani e la Giornata Mondiale della Gioventù, prevista tra il prossimo 28 luglio e il 3 agosto. I dati, emersi durante l’evento ‘Giubileo 2025. Pratiche di viaggio spirituale e impatto sui territori’, organizzato all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma da Cattolica per il Turismo, con Ce.R.T.A. – Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi e Publitalia ’80, evidenziano la rilevanza del Giubileo 2025 per la città di Roma e, più in generale, per il territorio regionale e quello nazionale.
Il Giubileo 2025, che nei suoi primi cinque mesi si allinea al precedente Anno Santo in termini di viaggiatori coinvolti, genera un impatto su quattro dimensioni diverse e correlate. Su Roma, con le sue cinque porte sante (le quattro basiliche e quella del carcere di Rebibbia), mete dei pellegrinaggi. Poi, la reticolarità “fisica” dei territori limitrofi che sono coinvolti per viaggi a vocazione religiosa, spirituale o culturale, entro la Regione Lazio ma anche al di fuori di essa: Viterbo e la Tuscia (15% di turisti stranieri nei musei), Napoli (previsti 4 milioni di turisti da Roma), l’Umbria (nel primo trimestre 2025 presenze in crescita dell’8%) e Assisi (218mila presenze).
Altra dimensione è la reticolarità tecnologica e “virtuale”: grazie a tools tra cui la WebApp Cammini della fede, che agevola i cammini dei fedeli, la possibilità di prenotare visite sacre e itinerari turistici in Vaticano tramite web, l’assistente virtuale Julia, che aiuta i pellegrini nella loro visita a Roma, e la possibilità di visitare San Pietro grazie alla realtà virtuale. Infine, la dimensione mediatica del racconto del Giubileo, che va valutata in un impatto turistico sui territori nel lungo periodo, anche dopo la conclusione dell’Anno Santo.
Sono dieci le “cornici di senso” del Giubileo 2025, cioè le varie modalità di declinazione del racconto dell’Anno Santo con cui i media hanno narrato l’evento finora. In particolare, “sociale”, “economica”, oltre che “salvifica” e “identitaria”, queste ultime entrambe cornici di senso legate alla natura cristiana e cattolica dell’Anno Santo. Sui media italiani prevalgono le narrazioni “religiosa”, che considera il Giubileo come momento di rilevanza spirituale, “divulgativa”, che lo considera come evento da raccontare e spiegare anche per chi non ne conosce il significato e “avversativa”, che considera l’Anno Santo come evento che impatta sui territori, comportando talvolta anche delle criticità.
La ricerca ha delineato 4 modelli di viaggiatore: la figura dell’eremita, dedito a una vacanza contemplativa e di meditazione, alla ricerca di una connessione tra spiritualità e natura; quella del pellegrino, che intraprende un itinerario di devozione, come rinnovo di fede condiviso con altri; l’entusiasta, che affronta il viaggio come occasione di divertimento; il mindful explorer, che cerca esperienze di esclusività e autenticità, occasioni di contatto privilegiato con i luoghi che incontra.