giovedì, 2 Maggio 2024

Il male di TripAdvisor? E’ Expedia, la sua proprietaria

Monta la protesta dei gestori di hotel e B&B pronti a boicottare il sito di prenotazioni on line

"Dopo anni di lotte senza risultati, per assenza delle istituzioni e degli organi atti a controllare il rispetto delle leggi, finalmente si è giunti ad identificare come mandante del cancro di TripAdvisor la proprietaria: Expedia". E' un passaggio della lettera di Vasco Petruzzi, gestore del B&B Alla Dolce Vita di Roma che si inserisce così nell'argomento TripAdvisor e le recensioni false, dibattuto su travelnostop.com negli ultimi giorni.
"Tripadvisor – continua la lettera – è un sito abusivo già denunciato alle autorità che continuano a non voler vedere, e non voler sentire. L'ufficio legale nazionale Comitas ha presentato all'Antitrust un formale esposto per denunciare l'azione illegittima di TripAdvisor che raccogliendo senza alcun controllo recensioni di presunti viaggiatori, determina una preoccupante e dannosa distorsione del mercato e della libera concorrenza. Il sito di Tripadvisor, oltretutto, viola la legge comunitaria del 2008 (recepita nel nostro ordinamento con la legge 88/2009) che prevede precisi obblighi di informazione riguardanti la sede della società, l'ufficio del registro delle imprese presso il quale questa è iscritta ed il numero di iscrizione. Nessuna di queste informazioni è fornita dal portale TripAdvisor. C'è da aggiungere che nello specifico del caso italiano, solo persone fisiche e giuridiche che abbiano cittadinanza, residenza o sede in uno dei paesi membri dell'Unione europea possono essere titolari e registrare domini, ma in Italia non esiste alcuna sede, il che rende Tripadvisor.it un sito abusivo. 
Per questo – conclude la nota – ora è necessario boicottare Expedia; rendere noto che Expedia possiede e controlla TripAdvisor e soprattutto non vuole fare nulla per rendere il sistema affidabile e trasparente; pubblicizzare il marchio di qualità "Expedia-Tripadvisor free: no lies to sell" (nessuna bugia per vendere); creare un archivio pubblico denominato "Mentitori e Diffamatori" in cui vengono identificati i nomi collegati agli pseudonimi anonimi utilizzati su Expedia-TripAdvisor per raccontare il falso. Questa ultima azione farà finalmente da deterrente per tutti coloro che non vorranno vedere il loro nome pubblicato su una lista con un valore vile e meschino".

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