Audizione in commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato per il coordinatore degli assessori regionali al Turismo, Mauro Di Dalmazio, che si è fatto portavoce di una serie di richieste delle Regioni al governo per rilanciare il turismo. Tra queste, abolire la tassa di soggiorno "che sta creando situazioni a macchia di leopardo"; affidare all'Enit la dotazione finanziaria necessaria per permetterle realmente il rafforzamento della presenza del 'marchio Italia' nel mondo (la dotazione è passata da 60 milioni di euro a 19 milioni in tre anni); armonizzare l'aliquota iva a quella dei maggiori Paesi competitor europei.
Rispondendo ad alcune domande, Di Dalmazio ha spiegato che "Il Piano strategico del turismo è richiesto dal sistema turistico italiano ormai da più di 8 anni. Ed è uno strumento che deve essere accompagnato da strumenti concreti. Non abbiamo già documenti precostituiti; il 19 settembre ci verrà presentato un documento di analisi e avremo così un primo dato documentale. Siamo insomma in un working progress. Rispetto al Codice del turismo – ha aggiunto – le Regioni stigmatizzarono il fatto che la procedura era accelerata rispetto ai passaggi necessari con le Regioni, tanto che ci furono una serie di ricorsi".
Di Dalmazio ha affrontato anche la questione della soppressione o accorpamento del Dipartimento del Turismo. "Non c'é stato alcun confronto – ha sottolineato – e le Regioni hanno preso posizione per evitare che questa novità diminuisse l'operatività per il settore. In verità il Dipartimento sta dando delle risposte anche rispetto a procedure che riguardano finanziamenti che da tempo spettavano alle Regioni. Infine, nei provvedimenti sulla crescita varati dal Governo non ci sono state risposte rispetto alle nostre proposte".