Quest'anno il ponte dell'8 dicembre segnerà una riduzione degli italiani che andranno a trascorrere qualche giorno di vacanza in montagna: si prevede una diminuzione del 6%. Sono le previsioni in vista dell'atteso ponte dell'Immacolata rese note da Massimo Feruzzi, amministratore unico della società di consulenza turistica JFC e responsabile dell'Osservatorio Italiano del Turismo Montano. Dunque gli italiani che andranno in montagna saranno 1 milione 458mila rispetto al milione e 550 mila dello scorso anno. Nel complesso, però, gli italiani soggiorneranno per un periodo più lungo rispetto al Ponte dell'Immacolata del 2010, permettendo così di sviluppare, nel periodo tra il 7 e l'11 dicembre, per le strutture alberghiere un fatturato di 141 milioni di euro e per le strutture dell'extralberghiero (villaggi, rifugi, malghe, baite, b&b, ostelli, agriturismi, alloggi in affitto, etc.) un fatturato di 64 milioni di euro e per altri servizi (noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass, attività ricreative, divertimento, ristorazione, etc.) un fatturato di 133 milioni di euro.
Complessivamente, le destinazioni della montagna bianca italiana realizzeranno, in occasione del Ponte dell'Immacolata, un fatturato di 338 milioni di euro, contro i 353 milioni dello scorso anno (-4,5%). A questi si aggiungeranno 35 milioni di euro che gli italiani spenderanno nelle destinazioni montane per lo shopping e l'acquisto di regali, in vista dell'imminente Natale.
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