giovedì, 19 Dicembre 2024

Airbnb: 40% viaggiatori segue consigli host

“Gli host italiani sono veri ambasciatori del Made in Italy. Lo confermano anche i dati dei viaggiatori che negli ultimi dodici mesi hanno prenotato un soggiorno sulla piattaforma Airbnb”. A raccontarlo Valentina Reino, Head of public policy & campaign per Airbnb Italia, in occasione del lancio della nuova campagna dedicata al  turismo ‘Made in Italy’, realizzata in partnership con Cna-Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa e con il patrocinio del ministero del Turismo a partire da tre distretti d’eccellenza del nostro artigianato: Vicenza città dell’oro, Caltagirone (Tp) e le ceramiche, Volterra (TP) e la lavorazione dell’alabastro.”Puntare su mete meno note, vuol dire anche puntare su mete più sostenibili”, racconta Reino. A dimostrare quanto il ruolo degli host, coloro cioè che ospitano in casa i viaggiatori e hanno spesso con loro un rapporto diretto e privilegiato, è “il 40% degli ospiti di Airbnb negli ultimi dodici mesi, che dichiara di aver ricevuto dagli host consigli su mete locali, nuove e spesso sconosciute, da poter visitare”.
In particolare, i suggerimenti riguardano siti o attività culturali (39%), negozi, botteghe o attività commerciali (22%) e aree poco conosciute dai turisti stessi (16%).”Il 53% di questi ospiti, poi – prosegue Reino – conferma di aver visitato almeno uno dei luoghi suggeriti”. E confrontando i dati con quelli dei cugini francesi, tedeschi e spagnoli, gli host italiani risultano i migliori nella promozione del proprio territorio. Il ritorno è molteplice e non solo per loro. “Uno studio indipendente del Politecnico di Torino – spiega infatti Reino – ha analizzato la presenza degli annunci Airbnb nei piccoli borghi e l’impatto che hanno su tutta la realtà economica di quel dato territorio. Ne è emerso che dopo quattro anni di presenza c’è un aumento del 23% del reddito pro capite del luogo, che si declina in un aumento del settore dell’ospitalità, dei trasporti, dell’intrattenimento. C’è quindi realmente un indotto positivo registrato, che non si vede invece nei piccoli borghi dove gli annunci Airbnb non sono presenti”.

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