martedì, 7 Maggio 2024

La deroga contanti per turisti stranieri tra pro e contro

Per Senato può portare a ‘pratiche elusive’. Per Assoviaggi rende più difficile operatività adv

Via libera alla norma del decreto fiscale che introduce una deroga al limite del contante di 1.000 euro per i turisti stranieri in Italia. Ma per gli addetti ai lavori la deroga ha i suoi pro e i suoi contro.
Secondo il Servizio Bilancio del Senato, infatti, la deroga, che prevede per gli operatori commerciali una procedura "abbastanza complessa e con possibili risvolti onerosi, potrebbe indurre i contribuenti ad attivare pratiche elusive". La norma prevede infatti che il venditore o prestatore di servizio versi tempestivamente il denaro contante incassato in un conto corrente a lui intestato presso un operatore finanziario e consegni all'operatore stesso fotocopia del documento di identità del cliente e del documento fiscale emesso (fattura, ricevuta o scontrino fiscale). 
Positivi invece i commenti degli operatori del settore. Per Confcommercio si tratta di "una misura che va incontro alle esigenze degli operatori del comparto turistico e testimonia l'attenzione del governo verso il settore. Seppur migliorabile nei contenuti e nella sfera di applicazione – al momento limitata a specifiche categorie di spesa dei soli turisti di nazionalità non europea – la disposizione, già operativa dal 2 marzo scorso, evita il rischio non solo di mettere in discussione l'immagine turistica della destinazione Italia – prosegue la Confcommercio – ma soprattutto di colpire il turismo ricettivo".
Più scettico Amalio Guerra, presidente di Assoviaggi-Confesercenti: "con il nuovo decreto fiscale si impone ai turisti stranieri, che pagano in contanti importi uguali o superiori a mille euro, una modalità complicata per l'operatività dell'agenzia di viaggi. E' un ulteriore deterrente che crea impedimenti e difficoltà alla fidelizzazione del cliente, oltre a non incentivare il turista ad effettuare le proprie spese per vacanze in Italia".

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