Non c'è ancora quasi nulla di certo sull'organizzazione della quinta Conferenza nazionale per il turismo e sul programma. Si sa solo che si svolgerà il 15 e il 16 ottobre a Villa Erba di Cernobbio, sulle sponde del lago di Como, che si parlerà di 'strategie per lo sviluppo del settore e la crescita del Paese', e che dovrebbero essere presenti personalità della politica e del mondo delle imprese e del turismo. Le critiche però non mancano. "In un momento di grande difficoltà come questo – evidenzia il presidente di Federterme, Costanzo Iannotti Pecci, ex presidente di Federturismo-Confindustria – questo evento necessiterebbe di una fase preparatoria anche perché dovrebbe costituire il luogo delle scelte condivise per poter rappresentare un punto di riferimento per il rilancio del settore. Non registro, al momento, un lavoro in tal senso e spero non si tratti dell'ennesima occasione perduta". Unionturismo, però, con un documento, ha già segnalato le priorità di cui dovrebbe occuparsi la politica in vista della Conferenza nazionale di Como: prima fra tutte la rivisitazione del titolo V della Costituzione, specificando che il turismo deve essere oggetto di attività legislativa concorrente da parte dello Stato. Senza questa modifica, secondo il presidente Gian Franco Fisanotti, "ogni sforzo non approderà mai a risultati concreti".