Nonostante la crisi il turismo continua a crescere toccando per la prima volta nella storia la cifra record di 1 miliardo di turisti internazionali. A renderlo noto l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (Omt). Il record è stato celebrato ieri al museo del Prado di Madrid alla presenza di Taleb Rifai,segretario generale dell’Omt, e da Josè Manuel Soria, ministro dell’industria, turismo ed energia.
“Con le azioni e le decisioni corrette, ogni turista rappresenta un’opportunità per un futuro più giusto, più integratore e più sostenibile – ha assicurato Rifai – il turismo rappresenta uno dei maggiori settori economici a livello globale. Contribuisce per il 9% al Pil mondiale, alla creazione di 1 su ogni 12 posti di lavoro e al 30% delle esportazioni mondiali di servizi, fino al 45% per i paesi in via di sviluppo”.Per l’occasione l’Omt ha lanciato la campagna ‘Mille milioni di turisti, mille milioni di opportunità’.
Il turismo globale è cresciuto fra il 3,5% e il 4% nel 2012, con un incremento significativo di viaggiatori originari di paesi come Cina (+30% in un anno) e Russia (+15%) che, come ha sottolineato Rifai, ha rappresentato una grande opportunità per destinazioni turistiche tradizionali, come il Mediterraneo. Inoltre, Rifai ha sottolineato l’importanza per i paesi di quest’area di rivedere le limitazioni di visti turistici da nazioni emergenti, come Brasile, India, Cina o anche Russia, dove la classe media emergente, immune dalla depressione della eurozona, ha incrementato notevolmente i viaggi fuori i confini nazionali.
Ma l’Omt parla anche delle problematiche causate dall’aumento delle tasse turistiche deciso da molti paesi europei come parte delle politiche di austerity. Come in Spagna dove l’aumento dall’8% al 10% dell’Iva sui servizi del tempo libero comporterà una perdita di 2 biliardi di euro.
Attualmente la zona meno interessata dai flussi turistici è il Medio Oriente, anche se si vedono dei segnali di ripresa, specialmente in Egitto. A beneficiarne paesi come Spagna, Grecia e Italia, che, con un +6% si conferma 5^ destinazione più visitata nel mondo, dopo Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Anche nel 2012 è proseguito il trend positivo, soprattutto grazie al contributo delle nazioni del centro e dell’Est europeo, mentre quelle mediterranee si attestano su un incremento dell’1%. Ora l’Omt guarda alla prossima sfida: 1,8 miliardi nel 2020, quando 1 lavoro su 10 a livello globale sarà offerto dall’industria del turismo.