giovedì, 19 Dicembre 2024

Ottimista il 50% dei viaggiatori: torneremo a viaggiare entro i prossimi 12 mesi

Oggi più che mai i viaggiatori hanno bisogno di rassicurazioni in tema di flessibilità, pulizia e comunicazione. Lo rivela una ricerca di Expedia secondo cui un turista su due si sente ottimista, ovvero a proprio agio o addirittura entusiasta, di intraprendere un viaggio nei prossimi 12 mesi. Anche se la fiducia dei consumatori in merito ai viaggi varia a seconda del paese e della generazione a cui appartengono, l’importanza delle misure igieniche, della flessibilità e di una serenità finanziaria è universale. Tre quarti dei viaggiatori hanno detto che misure come l’utilizzo della mascherina, i servizi contactless e la flessibilità, che include rimborsi facilmente ottenibili o le politiche di cancellazione, sono fattori che determineranno la destinazione del loro prossimo viaggio.

A livello globale, due terzi dei viaggiatori hanno avuto un viaggio, precedentemente programmato, annullato a causa di COVID-19, e solo un terzo dei viaggiatori ha intrapreso un viaggio durante i mesi di emergenza sanitaria. Di quelli che lo hanno fatto, otto su 10 hanno viaggiato per recuperare le energie – per ‘cambiare aria’, o per vedere la famiglia e gli amici.

“Mentre tutto il mondo segue con attenzione le notizie sui vaccini e la gente continua a sperare di raggiungere i propri cari, abbiamo notato che l’esigenza di viaggiare è sempre più forte – ha affermato Monya Mandich, Vice President of Global Marketing, Expedia Group Media Solutions – COVID-19 ha portato un cambiamento radicale nelle preferenze e nelle influenze dei viaggiatori, e la comprensione di questi sviluppi è fondamentale per la ripresa e per le future strategie di marketing”.

A livello globale, è più probabile che i viaggiatori intraprendano viaggi tra aprile e settembre 2021. I viaggiatori brasiliani, cinesi e messicani mostrano una maggiore propensione a viaggiare ancora prima, tra gennaio e marzo 2021, il che è in linea con il sentiment positivo dei viaggiatori osservato anche in questi mercati. A livello globale, i viaggiatori appartenenti alle generazioni Z e Y hanno una propensione 1,5 volte maggiore a intraprendere un viaggio di piacere da gennaio a marzo 2021 rispetto alle altre generazioni.

Il 57% dei viaggiatori ha dichiarato che si sentirebbe a proprio agio a viaggiare se il vaccino fosse ampiamente disponibile, il che è promettente dato che questo sentiment è stato registrato in ottobre, prima del recente annuncio del vaccino.
Sette viaggiatori su dieci desiderano la massima flessibilità nelle prenotazioni, assicurazioni di viaggio e relative politiche di protezione, possibilità di cancellazione e i rimborsi per il trasporto e l’alloggio.

Inoltre, i viaggiatori vogliono essere rassicurati sul fatto che i travel providers e i brand seguano e facciano rispettare i protocolli sanitari. L’uso e il rispetto della mascherina (50%), il prezzo (47%) e la semplicità nell’ottenere rimborsi o nell’applicare politiche di cancellazione (45%) saranno i fattori principali nelle future scelte relative ai viaggi, anche se l’importanza attribuita a ciascuno di essi varia a seconda della modalità di trasporto.

Per i futuri viaggi aerei, sei viaggiatori su dieci si sentirebbero più a loro agio se fossero in atto misure di distanziamento sociale. L’adeguatezza dei protocolli igienici per COVID-19 determinerà le future scelte di alloggio per più della metà dei viaggiatori, e questo è un elemento chiave in tutte le categorie, dalle catene di hotel e boutique alle case vacanza, fino ai soggiorni con la famiglia o con gli amici. Ulteriori considerazioni includono il servizio in camera e il take-away (24%), e le opzioni di check-in senza contatto (23%). I Travel providers, così come i destination organizations, devono comunicare chiaramente le misure sanitarie e igieniche, i protocolli in caso di pandemia e la flessibilità delle loro politiche, in modo da rassicurare e attirare i viaggiatori.

I viaggiatori si rivolgono alle adv online per informarsi e pianificare i viaggi il 24% più spesso rispetto a prima della pandemia, mentre i siti web delle destinazioni hanno registrato un aumento del 20% nel loro utilizzo come tool di pianificazione. Le immagini e i messaggi informativi nell’advertising relativo ai viaggi sono il 20% più influenti rispetto al periodo pre-pandemico, al pari delle organizzazioni di viaggio e agli esperti.

La ricerca mostra che le persone prenoteranno un viaggio se sono sicure di poter cambiare i loro programmi. Expedia Group sta investendo in tecnologia per fornire ai viaggiatori e ai lodging partners una maggiore scelta su come cercare e ricevere supporto, aiutandoli a completare le task più velocemente e a prendere decisioni in modo consapevole.

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