Da ormai circa 150 giorni l'hotellerie italiana si ritrova nella casa comune dell'Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi), ovvero da quando Franco Palmucci ha assunto la presidenza dell'associazione che dal 1 ottobre raggruppa le singole strutture insieme alle catene alberghiere. Con lui la storica direttrice Barbara Casillo, con cui ci si è adoperati in tandem per consolidare le due anime dell'associazionismo in una struttura più snella e più agevole. "È il primo obiettivo che abbiamo conseguito" ha sottolineato Palmucci che a Catania ha affiancato Ornella Laneri insieme allo stato maggiore di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo nel corso della prima riunione del 2013 del consiglio direttivo regionale. "Questa azione di ascolto con tutti i vertici – ha chiarito Palmucci – è tanto stressante quanto esaltante, ma è un modo, se non nuovo, funzionale per comprendere le esigenze delle realtà locali cogliendone le esperienze e confrontandoci per individuare problematiche, criticità ma anche comuni opportunità. Confindustria punta inoltre molto su Aica per sviluppare comuni strategie imprenditoriali e particolarmente per la valorizzazione dei beni dello Stato e del demanio pubblico. Vogliamo far sentire – ha osservato ancora Palmucci – sempre più la nostra voce nel settore pubblico e al mondo politico chiediamo una profonda riflessione del nostro sistema fiscale per fare recuperare competitività alla nostra offerta sui mercati internazionali. Puntiamo quindi su alcuni aspetti prioritari: fiscalità, liberalizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, e governance con una revisione del Titolo V della Costituzione oltre che – ha aggiunto Palmucci – una corretta e omogenea classificazione delle strutture alberghiere in Italia. Infine – ha concluso – il revenue e il practice dovranno essere temi da affrontare e approfondire per la singola impresa alberghiera in maniera strategica e complessa in cui l'associazione potrà essere da indirizzo e orientamento".