Poca neve sulle montagne italiane. L'autunno appena trascorso è stato infatti per le Alpi uno dei più miti e asciutti degli ultimi decenni e attualmente la neve è presente soltanto sopra i 2500-2700 metri. E così mentre la stagione turistica è già partita a Cortina e a Cervinia, in molte località si può sciare solo sui ghiacciai. Una situazione che preoccupa gli operatori del settore secondo cui l'avvio della stagione sciistica è a rischio.
"Ci aspettiamo risultati poco confortanti per il Ponte dell'Immacolata – sottolinea Paolo Esposito, presidente nazionale di Cidec Turismo (Confederazione italiana dei commercianti) – mentre per Natale e Capodanno sulla neve le prenotazioni stentano a decollare. Bisogna valutare seriamente le conseguenze economiche che la persistente mancanza di neve rischia di provocare alla stagione invernale".
Dopo un 2010 tutt'altro che positivo (il fatturato del sistema neve Italia ha perso oltre 5 punti percentuali rispetto al 2009, come rileva l'Osservatorio del turismo montano), anche le prospettive per la stagione 2011-2012 non fanno sorridere. "Il turista – spiega Esposito – appare sempre più indeciso, ritardatario, esigente anche a causa di un meteo che, di fatto, non consente di prenotare più con largo anticipo. La forte crisi, inoltre, si ripercuote sulle vacanze invernali con un aumento dei soggiorni brevi e dei week end, la seguente contrazione della domanda di settimane bianche e la diminuzione delle giornate-sci vendute".
Secondo la Cidec, aumentano le richieste per i resort e le spa, "a dimostrazione che le vacanze invernali si stanno attestando su un target alto con una forbice molto ampia tra le vacanze low cost e i soggiorni ad alto comfort".