sabato, 27 Aprile 2024

Radaelli tira le somme: Italia torna seconda destinazione in Ue

Se i dati provvisori verranno confermati, l’Italia del turismo è finalmente tornata seconda in Europa, superando la Francia e preceduta solo dalla Spagna. A dirlo è il commissario straordinario dell’Agenzia del Turismo, Cristiano Radaelli che, in un’intervista rilasciata all’Ansa, fa il punto alla fine del suo mandato. Tra pochi giorni, infatti, dovrebbero insediarsi i nuovi vertici: Evelina Christillin alla presidenza, e Fabio Maria Lazzerini e Antonio Preiti nel consiglio d’amministrazione.      

“L’incremento degli arrivi – spiega Radaelli – è stato superiore alla media mondiale ed europea. Nel primo trimestre, secondo i dati di Bankitalia, abbiamo registrato arrivi internazionali a +5,3% e presenze internazionali a +3,7%. Nei primi 4 mesi del 2015 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è stata pari a 8.348 milioni di euro con un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno pari a 356 milioni in più”.

E se questi dati positivi sono attribuibili in parte a un generale miglioramento della percezione dell’Italia e alla complicata situazione internazionale, in parte all’effetto Expo e al lavoro degli imprenditori sul campo, comunque testimoniano – sottolinea il commissario – “anche la qualità e l’efficacia dell’azione di promozione dell’Agenzia”.   

Radaelli rileva che al suo arrivo all’Enit il 72% dei fondi ricevuti dallo Stato era impiegato per la retribuzione dei dipendenti”Nel 2015 il costo del personale – dice il commissario – verrà ridotto di oltre un quinto rispetto al 2013 con un risparmio di circa 2,8 milioni di euro mentre per quanto riguarda le spese si è lavorato molto sul costo delle sedi estere con accorpamenti con le sedi diplomatiche e risparmi sugli affitti prevedendo di chiudere l’anno con un costo di poco superiore a 900 mila euro (-28,8% sul 2014)”.  

“Il turismo negli anni scorsi – spiega il commissario – ha creato 160 miliardi di pil, il 10.6% del pil nazionale e 2 milioni 600 mila posti di lavoro. La gestione e lo sviluppo sono evidentemente molto complessi ed è per questo che sono convinto che sia assolutamente necessario un ente che promuova l’immagine e il brand dell’Italia nel mondo. Anche per questo motivo abbiamo ripreso il piano strategico per il turismo, sviluppato in collaborazione con Boston Consulting Group nel 2012 e si sono riviste e aggiornate le linee di indirizzo strategico con l’obiettivo di portare l’Italia a essere prima in Europa nel campo del turismo e sviluppare 30 miliardi aggiuntivi di pil e 500.000 posti di lavoro entro il 2020”.   

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