mercoledì, 1 Maggio 2024

Santanchè: dati novembre confermano destagionalizzazione

”A Baveno, la scorsa settimana, abbiamo approfondito il tema della destagionalizzazione, che è un processo in atto, confermato dai dati di novembre che evidenziano un’importante crescita delle prenotazione aeree e delle ricerche on line dell’Italia come destinazione turistica. A questo va aggiunta anche una sostanziale tenuta dei prezzi medi degli alberghi, che confermano come il mercato fuori stagione sia alto-spendente. La direzione tracciata durante il Forum Internazionale del Turismo è quella di cavalcare le nuove forme del turismo e non subirle, e questo lo stiamo facendo e continueremo a farlo insieme alla squadra del turismo, dove gli assessori regionali sono asse portante. Proprio per questo lunedì, a soli 10 giorni dall’iniziativa di Baveno, ci riuniremo, per declinare gli incontri verticali con le Regioni che caratterizzeranno parte del lavoro nel 2024″: lo ha annunciato la ministra del Turismo Daniela Santanchè commentando i dati dellì’ultima infografica redatta dal ministero.

Secondo l’indagine, l’Italia chiude il mese di novembre con un tasso di prenotazione medio delle strutture ricettive online del 27%. Le mete preferite dai turisti risultano essere i laghi (32%), seguite da città d’arte (30%) e località montane e termali (30%).

A novembre le strutture ricettive con i prezzi medi più elevati sono situate principalmente in Trentino-Alto Adige (166 euro a notte). Altre 7 Regioni – Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Liguria – applicano prezzi superiori alla media nazionale (115 euro). Osservando il dato per prodotto geografico, le destinazioni che registrano i prezzi medi più alti sono le città d’arte. Tra queste, Napoli offre la tariffa più accessibile mentre Milano la più cara.

Il mercato aereo italiano registra ottimi risultati chiudendo il mese di novembre con una crescita delle prenotazioni (+17% vs ’22), grazie soprattutto al contributo del comparto internazionale (+20% vs ’22). Anche la componente domestica continua a registrare buoni risultati (+11% vs ’22), seppur più contenuti. Quasi tutti gli aeroporti italiani hanno registrato flussi superiori al precedente anno: su tutti Cagliari (+23%), Torino (+21%) e Roma (+21%) si distinguono per i maggiori recuperi.

A novembre il tempo medio di permanenza dei viaggiatori in Italia ha registrato un lieve incremento per i Paesi dell’area europea (+0,1 notti vs ’22). La permanenza media dei Paesi europei varia tra le 2 e le 4 notti, mentre i turisti provenienti dagli Stati Uniti rimangono in Italia in media tra le 8 e le 9 notti. I viaggiatori domestici restano 2,2 notti, in linea con i valori dello scorso anno.

Le ricerche dal mondo nell’ultimo mese sono aumentate del 12% per i viaggi in Italia, classificandola come terza destinazione più ricercata in termini di strutture ricettive davanti a competitor come Regno Unito e Francia.

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