lunedì, 23 Dicembre 2024

Sempre più stretto il legame tra olio e turismo: il 61% vorrebbe partecipare alla raccolta delle olive

Il 69% dei turisti italiani desidera prendere parte a una esperienza olio, ma solo il 37% vi ha partecipato nel corso dei viaggi più recenti: un mercato ampio ancora da soddisfare con un’offerta più strutturata.
Sono dati che emergono dal Rapporto ‘La Valorizzazione Turistica dell’Olio’ redatto da Roberta Garibaldi del 25° anniversario dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio (ANCO). Lo studio presentato a Siena nell’ambito del ricco programma di talk e conferenze che andranno a definire l’agenda 2030 di ANCO, restituisce un quadro dettagliato delle potenzialità del turismo legato alle produzioni olivicole. Secondo l’autrice “le esperienze a tema olio stanno acquisendo rilevanza all’interno del contesto del turismo. L’olio non è solo un elemento connotante un territorio, ma diviene una potenziale attrazione turistica alla luce del crescente interesse da parte della domanda e il successo degli eventi organizzati dalle Città dell’Olio nel tempo, da Girolio alla Camminata tra gli Olivi, ne sono la dimostrazione”.
Se chi si muove con questa come motivazione primaria è ancora una nicchia, le esperienze a tema possono giocare un ruolo importante come parte integrante dell’offerta relativa a un territorio per tutti i turisti.

Se è abbastanza scontato l’interesse dei turisti ad abbinare alla visita l’acquisto di prodotti aziendali a prezzi interessanti, assistere alla produzione dell’olio e partecipare alle tradizionali degustazioni o visite guidate, analogamente a quanto già avviene per il vino, si rileva un forte interesse per un diversificato range di esperienze. In primis la partecipazione attiva alle attività di produzione, con il 61% dei viaggiatori a cui piacerebbe partecipare alla raccolta delle olive e produrre il proprio olio. Quindi le attività artistiche negli uliveti (41%), i turisti si mostrano particolarmente curiosi nello scoprire gli aneddoti dell’azienda e del territorio dove essa opera (64%), oltre che nel conoscere e interagire direttamente con il proprietario (57%).

La degustazione si conferma un elemento di grande attrattiva per questi turisti, ma con un forte interesse a una esperienza più completa: infatti il 79% vorrebbe poterla abbinare a piatti e specialità del luogo, il 69% vorrebbe vivere esperienze culinarie negli uliveti. Un forte apprezzamento è espresso verso i frantoi storici (76%) e le distese di ulivi secolari (70%).

Il desiderio di scoperta dell’olio non si limita al solo luogo di produzione. Ben il 60% dei turisti italiani vorrebbe poter degustare diverse tipologie di olio e trovare una carta dell’olio specifica in abbinamento ai piatti proposti dai ristoranti. Accanto a ciò sarebbe gradita una spiegazione da parte di chi è preposto al servizio, così da indirizzare al meglio le scelte del consumatore. Il 49% degli italiani desidererebbe visitare un Museo Nazionale dell’Olio, un luogo dove scoprire e sperimentare questo importante prodotto.

Il Rapporto evidenzia inoltre che il 55% dei turisti interessato alle esperienze a tema olio non vi ha tuttavia partecipato nel corso dei suoi più recenti viaggi e ciò per mancanza di adeguata informazione a riguardo.

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