I turisti che arriveranno a Venezia dall’inizio dell’anno non si dovranno preoccupare del ticket per accedere al centro storico. Lo confermano fonti dell’amministrazione municipale lagunare, facendo capire che la questione slitterà nella migliore delle ipotesi almeno alla prossima estate: la macchina burocratica per far pagare l’obolo infatti non è ancora stata ultimata.
Molto dipenderà anche da quando il consiglio comunale approverà il regolamento che fa da impalcatura necessaria al provvedimento, il voto è previsto per le prossime settimane. Così come sono anche tutte da definire le modalità con le quali la città informerà i turisti di tutto il mondo della novità.
Il tema della tassa d’ingresso è stato uno degli argomenti affrontati dal presidente del Veneto Luca Zaia con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione della stipula del protocollo per definire il piano paesaggistico regionale. “Io studio, approfondisco le questioni e poi esprimo un punto di vista definito – ha risposto Sangiuliano sull’argomento del ticket – . In generale dico che il tema del sovraffollamento delle città d’arte, che mette a rischio le città stesse, va affrontato”.
Il sindaco Luigi Brugnaro continua a ribadire che il provvedimento è indispensabile, visti gli attuali numeri degli ospiti. “Non farò nessuna forzatura – ripete – ma sono deciso ad andar avanti”. Ancora sul tappeto, ad esempio, sono le questioni che riguardano gli accordi per il pagamento della tassa con i vettori, la modifica dei software delle società che si occupano di prenotazioni alberghiere e la messa in campo delle azioni informative per raggiungere la platea mondiale. Pronti a continuare la battaglia contro il contributo d’ingresso così come è stato disegnato dal primo cittadino sono i Cinque Stelle. “Brugnaro ha trovato l’intesa con la sua maggioranza e con la Regione? Buon per lui – ammonisce la consigliera regionale Erica Baldin – ma non pensi che basti un accordo di palazzo a mettere la parola fine sulla vicenda”. Per l’esponente pentastellata “l’ultima parola spetta ai veneziani: Zaia venga in aula e dica se è d’accordo”.