In agriturismo, vicino a piccoli borghi ben serviti, vivendo esperienze in azienda agricola e mangiando prodotti freschi di campi e allevamenti locali, da riportare anche a casa. E’ questa l’estate 2022 per oltre 7 milioni di italiani, più del 30% dei connazionali in vacanza tra luglio e settembre. Sono per lo più famiglie e comitive in viaggio dai 4 ai 7 giorni e spesso con cani e gatti al seguito.
A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani, in ricognizione tra le strutture aderenti alla sua associazione Turismo Verde, che da Nord a Sud evidenzia una stagione partita in ritardo, ma vicina ai numeri pre-pandemia (più di 8 milioni di presenze nel 2019), e con le prenotazioni per il pranzo di Ferragosto già chiuse da 1 mese.
La ripresa del turismo, con 22 milioni di italiani in viaggio, al mare (44%), nei centri rurali (21%) e in montagna (15%), si fa sentire proprio nelle strutture agrituristiche con disponibilità di camere, agricampeggio e in zone già vocate alla ricettività. La domanda resta in alcuni casi, specie nell’entroterra, ancora instabile e ad incidere di più sono le disdette causa Covid, tra il 10 e il 20%, che si spera di recuperare con le prenotazioni last minute.
Cia registra anche il ritorno degli stranieri, l’Italia ne stima per l’intera estate circa 33 milioni, il triplo rispetto al 2021, con gli americani già da maggio e ora per lo più inglesi (+36%) e tedeschi (+32%). In buona parte, si tratta di riconferme e passaparola, con prenotazioni di clienti storici e amici.