Dal 1° marzo 2022 cessano le ordinanze con la suddivisione dei paesi in elenchi e quelle relative ai corridoi turistici. E’ quanto si legge nell’ordinanza del Ministero della Salute firmata ieri martedì 22 febbraio. In particolare all’art.5 comma 2 c’è scritto “A decorrere dal 1° marzo 2022 cessano di applicarsi le misure previste dalle ordinanze del Ministro della salute 28 settembre 2021, 22 ottobre 2021, 14 dicembre 2021 e 27 gennaio 2022, citate in premessa”. Per l’ingresso sul territorio nazionale, a condizione che non insorgano sintomi da covid e previa presentazione del Plf, sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: cerrtificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.
Solo in caso di mancata presentazione di una di queste certificazioni (certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo) si applica la misura della quarantena presso l’indirizzo indicato nel digital Passenger Locator Form, per un periodo di 5 giorni, con l’obbligo di sottoporsi a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone, alla fine di questo periodo. Le certificazioni possono essere esibite in formato digitale o cartaceo. I bambini di età inferiore a sei anni sono esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico. Gli spostamenti da e per la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano non sono soggetti a limitazioni né a obblighi di dichiarazione.
Il provvedimento prevede alcune deroghe, se non insorgano sintomi da Covid-19, e fermo restando l’obbligo di presentazione del digital Passenger Locator Form, per l’equipaggio dei mezzi di trasporto, il personale viaggiante; i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora; gli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana; chiunque transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a trentasei ore, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare un periodo di quarantena presso l’indirizzo indicato nel digital Passenger Locator Form per un periodo di cinque giorni e di sottoporsi, alla fine di detto periodo, a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone; chiunque rientra nel territorio nazionale a seguito di permanenza di durata non superiore a quarantotto ore in località estere situate a distanza non superiore a 60 km dal luogo di residenza, domicilio o abitazione, purché lo spostamento avvenga con mezzo privato; in caso di permanenza di durata non superiore alle quarantotto ore in località del territorio nazionale situate a distanza non superiore a 60 km dal luogo estero di residenza, domicilio o abitazione, purché lo spostamento avvenga con mezzo privato.
I vettori sono tenuti a verificare prima dell’imbarco il digital Passenger Locator Form e il possesso di una delle certificazioni previste per l’ingresso e debbono vietare l’imbarco a chi manifesta sintomi compatibili con l’infezione da Sars-cov-2; fare utilizzare all’equipaggio e ai passeggeri i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indicare le situazioni nelle quali gli stessi possono essere temporaneamente ed eccezionalmente rimossi; dotare, al momento dell’imbarco, i passeggeri che ne risultino sprovvisti dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
L’ordinanza è valida dal 1 al 31 marzo, quando secondo le attese terminerà lo stato di emergenza.
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Lordinanza è stata accolta con favore dal mondo del turismo. “È un passo avanti importante, che auspicavamo da tempo – sottolinea Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio – e che ci consente di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi. Il superamento della logica delle mappe e degli elenchi in favore di un approccio basato sullo status del viaggiatore rappresenta un cambiamento cruciale, una decisione che può dare respiro al turismo organizzato, il settore più colpito dalla pandemia. Ci sono ancora molte restrizioni da allentare o da togliere per il viaggiatore che vuole vivere l’Italia e fruire i suoi servizi, restrizioni che ci stanno rendendo la vita difficile rispetto ai nostri competitor – prosegue Gattinoni – Naturalmente, auspichiamo che questa svolta valga pienamente anche per gli itinerari in uscita. Il turismo organizzato può infatti offrire molto in termini di assistenza e sicurezza del viaggiatore: un valore aggiunto fondamentale per tornare a vivere il mondo nella normalità”.
“Di fatto – ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Porta a Porta su RaiUno – abbiamo tolto la quarantena per tutti coloro che arrivano nel nostro Paese da qualunque Paese e questo per un Paese come l’Italia dove il comparto del turismo rappresenta un elemento fondamentale significa poter programmare, significa potere pianificare. E questo certamente è un segnale positivo”.
“Lo stop alla quarantena interessa ben 35 milioni di viaggiatori extracomunitari che durante l’anno prima della pandemia sono venuti in Italia”, stima la Coldiretti su dati Bankitalia. Si tratta – sostiene l’organizzazione agricola – di una boccata di ossigeno per il turismo che ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia, con la mancanza di viaggiatori stranieri che è stato uno degli elementi di maggiore criticità. Coldiretti aggiunge che i viaggiatori provenienti dai Paesi fuori dell’Unione europea rappresentano circa i 1/3 del totale dei viaggiatori stranieri in Italia, secondo analisi Coldiretti prima della pandemia nel 2019.