"La tassa di soggiorno è un grave errore. Se era così necessario reperire risorse, sarebbe stato meglio introdurre una city tax, che prevede che qualunque movimento commerciale riconducibile al turismo abbia una percentuale bassissima a vantaggio dello Stato". La pensa così Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme-Confindustria. "Con la city tax si sarebbero reperite molte più risorse – spiega Pecci – non indispettendo il turista come fa la tassa di soggiorno e senza incidere esclusivamente sulle strutture alberghiere. E con le maggiori risorse si sarebbe potuto finanziare al meglio l'Enit, che deve promuovere il nostro Paese all'estero".