Dati peggiori rispetto al 2009 per le festività di fine anno. La cronaca delle festività dice meno viaggi intercontinentali e più turisti accampati negli aeroporti, più passeggeri in giro per l'Europa che oltreoceano, un 30% in più di bagagli perduti, un meno 20% di giro d'affari nel settore "aviation".
Il bilancio è di Trademark Italia che ha effettuato un'indagine secondo cui, a dispetto della recessione, il numero delle persone fuori casa aumenta, ma si decide di ridurre i comfort se si può viaggiare a basso costo. Su 800 intervistati che hanno usufruito di pacchetti organizzati per brevi vacanze nelle capitali, sul Mar Rosso e/o verso le coste settentrionali africane, la spesa media è stata di 105 euro al giorno all inclusive. E' costato quasi il doppio viaggiare nel week-end di San Silvestro-Capodanno. Al 28 dicembre, su 60 milioni di connazionali, 53 milioni (circa il 90%) sono rimasti a casa. Diverso il Capodanno: almeno 20 milioni di connazionali hanno trascorso il 31 dicembre fuori casa e, a dispetto della crisi, 7,8 milioni hanno fatto una vacanza.
Nel complesso, 12,5 milioni si sono mossi entro un raggio di 100/150 km da casa e altri 15 milioni hanno festeggiato la mezzanotte "fuori casa". L'83% dei turisti ha approfittato dei giorni tra Capodanno e l'Epifania per una vacanza breve in Italia (il 43% in montagna e il 26% al mare). Maltempo e tempeste polari hanno ridotto la voglia di viaggi internazionali all'estero. Al 28 dicembre, ad esempio, Trademark rilevava un 18% di rinunce alla destinazione UsaA.