giovedì, 25 Aprile 2024

Turismo gay vale 3 mld e non conosce crisi

Oltre alla terza edizione dell’Expo Turismo Gay a Bergamo, spazio anche al Gay Village di Roma

Con tre miliardi e 200 milioni di fatturato l'anno, pari al 7% del settore turistico, il turismo gay non conosce crisi. Quest'anno giunge al terzo anno 'Expo Turismo Gay', workshop dedicato agli operatori del turismo gay, lesbian bisex e transgender (Glbt) che si svolgerà il prossimo 27 e 28 settembre (il 27 settembre è anche la giornata internazionale del turismo) a Bergamo. La manifestazione avrà però in luglio un suo momento di apertura anche a Roma, in occasione del Gay Village, proprio per far conoscere meglio le opportunità di questo segmento turistico.    
Gli ultimi dati dicono che sono in aumento gay e lesbiche che hanno incrementato i loro viaggi, per periodi più brevi rispetto al passato, ma con diverse partenze durante l'anno. Tutti gli intervistati hanno fatto almeno un viaggio in più rispetto al 2011. Due terzi dei gay preferiscono viaggiare nei paesi caldi, gli uomini prediligono visitare le città, le donne lesbiche praticare attività outdoor e viaggiare in famiglia. Tra le motivazioni di viaggio, la maggioranza lo fa per riposarsi dal lavoro e rilassarsi. L'estate è la stagione prediletta per viaggiare sia per gli uomini che per le donne, comunque tutti fanno short break durante l'anno. Ad attirare di più il popolo gay sono le buone temperature, la cultura, l'enogastronomia e le spiagge; praticamente il ritratto dell'Italia se si vendesse come destinazione gay. Lo scorso anno il turismo gay negli Usa è stato stimato in 55 milioni di dollari e 165 miliardi di dollari nel mondo, spesi per lo più, nel segmento di lusso. E proprio il segmento luxury, secondo gli ultimi studi, rappresenterà il futuro di questo turismo.

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