lunedì, 23 Dicembre 2024

Turisti italiani sempre più digitali e attenti all’ambiente

Il 42% dei turisti italiani utilizza lo smartphone per pagare quando viaggia all’estero, e circa la metà (55%) ha cercato opzioni di viaggio più sostenibili durante l’ultima vacanza: questo quanto emerge dall’ultimo Global Travel Intentions Study pubblicato da Visa per mettere in luce come è cambiato il modo di viaggiare dopo la pandemia, quali i trend emergenti, le nuove abitudini di pagamento, l’impatto dei costi in crescita e i nuovi segmenti di viaggiatori.

In particolare, lo studio rivela che gli italiani all’estero sono fedeli alle loro abitudini: l’89% ha utilizzato la stessa carta per i pagamenti quotidiani durante il viaggio, indicando come motivazioni principali la sicurezza e l’accettazione nei negozi. Un’altra tendenza emersa è la crescente consapevolezza ambientale dei viaggiatori italiani: il 55% degli intervistati ha cercato attivamente opzioni di viaggio più sostenibili per quanto riguarda l’alloggio (27%), la mobilità (25%), il comportamento di acquisto (24%) e i voli con minori emissioni di carbonio (24%).

In generale, la ripresa del turismo è guidata dalla Generazione Z che viaggia più spesso della media dei viaggiatori (+27%), con l’avventura come motivo principale, insieme ai viaggiatori altospendenti che hanno effettuato il 23% in più di viaggi di piacere rispetto alla media, con lo shopping come ragione prevalente.
Nell’ultimo anno, gli italiani hanno effettuato in media cinque viaggi; le principali destinazioni sono state Francia, Spagna e Regno Unito, con 7 giorni di permanenza media (oltre 8 giorni nel caso della GenZ), mentre agosto/settembre e dicembre si confermano i periodi più ricercati per il turismo all’estero. E per i prossimi 12 mesi, il numero medio di viaggi già pianificati è di circa 5.
Infine, la flessibilità si conferma come la caratteristica distintiva ereditata dal periodo pandemico: il 65% degli italiani preferisce il viaggio fai-da-te piuttosto che i pacchetti turistici, in quanto offre una maggiore autonomia e un maggiore controllo nell’organizzazione in caso di cambiamenti dell’ultimo minuto. E proprio a proposito di cambiamenti dell’ultimo minuto, 4 viaggiatori su 10 sono disposti a pagare un prezzo più alto per godere di una maggiore flessibilità in caso di modifiche ai propri piani.

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