sabato, 16 Novembre 2024

Unioncamere: 33% vendite TO esteri verso Italia

Nel 2013 è la più richiesta agli operatori internazionali anche prima di Francia e Spagna

Un terzo dei viaggi venduti dai tour operator internazionali che hanno nel proprio catalogo il prodotto Italia ha come destinazione il Belpaese. Perché la nostra penisola – sostiene più del 60% degli operatori – vince su tutti per il binomio unico di cultura ed enogastronomia. A certificarlo è l'Osservatorio nazionale sul turismo di Unioncamere e Isnart nella sua indagine sul turismo organizzato internazionale.  
Prima nell'immaginario del turista straniero tipo per il binomio cultura-enogastronomia (secondo il 60-64% dei tour operator internazionali), per la sua storia (41%), per il patrimonio naturalistico-ambientale (29%) e per lo stile di vita italiano (26%), anche nel 2013 l'Italia resta la destinazione più richiesta agli operatori internazionali (secondo il 71% dei tour operator), ben prima della Francia e della Spagna.
Non sempre, però, alla richiesta segue l'acquisto, tanto è vero che i viaggi in Italia costituiscono il 33% delle vendite dei grandi buyer internazionali, una quota superiore al 2012 (27%) ma che ancora non raggiunge i livelli pre-crisi (nel 2008 rappresentava circa il 36%).
Molte, però, segnala Unioncamere le variabili dovute all'appeal del nostro Paese nei diversi mercati. L'Italia, ad esempio, rappresenta oltre la metà della quota di venduto sul totale dei viaggi organizzati quest'anno dai turisti olandesi (l'anno scorso arrivava al 26%), il 48% di quelli australiani (14 punti percentuali in più del 2012), il 47% di quelli statunitensi (+12 punti percentuali), il 45% di quelli russi (era il 28% l'anno scorso), il 43% di quelli argentini (+7 punti percentuali), il 41% dei canadesi (11 punti in più), il 37% dei giapponesi (in aumento di 9 punti percentuali). Le previsioni per il 2014, al momento, sono orientate alla stabilità: a prevederla è il 73% dei tour operator internazionali che vendono viaggi e vacanze nel nostro Paese. Una possibile crescita della domanda turistica in arrivo in Italia è prevista, invece, da un operatore su 4. Tra questi – conclude lo studio di Unioncamere – emergono i Paesi del Nord Europa, tra i quali l'Austria, la Danimarca, la Svezia e la Norvegia, oltre alla Cina e alla Corea.  

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