Meno viaggi, alloggi più economici o addirittura case di amici e parenti. È quello che scelgono milioni e 800mila italiani per viaggiare tra Natale e Capodanno secondo l’analisi condotta dall’Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e Isnart. Più contenuto, rispetto al passato, il numero dei viaggiatori (il 19,3%) ma in linea con le previsioni effettuate l'anno scorso, quando a partire sono stati 9,6 milioni, pari al 19% del totale.
“Il settore turistico sconta le difficoltà di questa difficile congiuntura economica, che si riflette in una minor propensione delle famiglie a destinare risorse allo svago – sottolinea Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere – Le previsioni mostrano tuttavia un andamento positivo per le destinazioni montane, che ci auguriamo possano essere confermate alla fine di questa stagione invernale”.
Ma la crisi ha ridotto il numero dei soggiorni (11 milioni contro gli 11,4 del 2011) e la spesa: 418 euro quella messa in bilancio per le vacanze in Italia (-4,8% rispetto allo scorso anno) e meno di mille euro per la vacanza all'estero (-6,8% rispetto al 2011).
Tra le mete più gettonate le destinazioni italiane (8,3 milioni i soggiorni previsti) che comunque vedono un calo rispetto al 2011, quando hanno sfiorato i 9 milioni. Aumentano, sebbene di poco, i viaggi all'estero (2,7 milioni contro i 2,5 dello scorso anno).
La mancanza del Ponte dell’Immacolata vede le vacanze degli italiani concentrarsi nelle 2 settimane comprese tra Natale e l'Epifania (90,3%), puntando prevalentemente sulla montagna(45,1%). Le vacanze culturali in luoghi d'arte, soprattutto esteri, rappresentano e la seconda opzione.