Wedding Tourism, oltre 70 buyer stranieri per BMII 2025
31 Ottobre 2025, 11:20
Cresce lungo tutto lo Stivale l’interesse delle istituzioni territoriali verso il wedding tourism, un fenomeno particolare di turismo che consiste nell’organizzazione di matrimoni in una nazione diversa da quella di origine e che coinvolge lo spostamento per più giorni in Italia non solo della coppia di sposi stranieri ma anche degli invitati, generando un indotto economico significativo.
La BMII – Borsa del Matrimonio in Italia Destination wedding in Italy , è la fiera di settore che ospita 70 buyer stranieri presso il Precise House Mantegna di Roma, il 4 e 5 novembre, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, incentivando l’internazionalizzazione e l’attività di incoming legata alle nozze di stranieri. Una manifestazione, giunta all’11a edizione, che conferma la sua centralità strategica nei progetti di promozione e sviluppo a livello territoriale, nazionale e internazionale.
“Dalla prima edizione a oggi i numeri legati al wedding tourism sono aumentati significativamente, assumendo le dimensioni di un business trasversale per l’attività di incoming, posizionando l’Italia con le sue meraviglie e le sue eccellenze tra i principali marketplace del settore – sottolinea Ottorino Duratorre, presidente BMII – Tutti vogliono sposarsi in Italia e le nozze incidono sempre di più sulla filiera del comparto turistico, un fenomeno che solo nello scorso anno, con oltre 15.100 matrimoni di coppie straniere registrati, ha generato un fatturato di quasi 1 miliardo di euro, segnando una crescita importante rispetto agli anni precedenti”.
Un’indagine fra operatori segnala che per il 2025 il 43% di essi si aspetta ulteriore crescita del settore, in particolare da parte dei dai mercati di lungo raggio (Canada, Australia, India, Emirati), superando la soglia del miliardo di euro per l’anno corrente. Nel dettaglio, il rito prevalente scelto dagli stranieri è quello civile (22,5%), seguito dal religioso (13,5%), mentre ammonta al 64% la quota dei matrimoni “simbolici”. Quanto alle preferenze territoriali, la quota maggiore di richieste si è concentrata sul Centro Italia con Lazio, Toscana e Umbria tra le mete più ambite (31,3%), mentre le regioni del Sud e le Isole hanno intercettato il 29,3% della domanda. In terza posizione, per volume di eventi organizzati, l’area del Nord Ovest (22,9%), seguita dal Nord Est (16,5%).
Cosa chiedono gli stranieri che decidono di sposarsi in Italia? La Dolce Vita, molto spesso, anche se lo stile di vita ricco e lussuoso mostrato nella pellicola intramontabile di Fellini lascia spesso spazio anche a scenari più eterei. Fondamentali sono i decori – reali del luogo o aggiunti come delle statue classiche o una Vespa – e le esperienze che definiscono una “cartolina” made in Italy di quanto vissuto in prima persona, un’italianità impressa per sempre nei ricordi del giorno più bello. Molti chiedono dettagli personalizzati come musica tradizionale italiana, auto d’epoca e scenografie che rispecchiano la tradizione e la bellezza del luogo in cui si trovano: è la combinazione di cultura, natura e storia ciò che rende l’Italia una delle mete preferite per i matrimoni di destinazione. Molto richiesta dagli sposi stranieri è, oltre al menù, la bomboniera a km0, che possa servire a conservare i profumi, i colori e i sapori della location made in Italy.
Durante BMII 2025 gli oltre 70 buyer internazionali – Wedding Planner, travel designer, tour operator e destination wedding agency – hanno l’opportunità di incontrare, attraverso un’agenda di appuntamenti one to one, esperti del mondo delle nozze provenienti da diverse parti di Italia. Una vetrina e un’opportunità di business per piccole e medie imprese ed enti territoriali.
Le nozze di stranieri in Italia sono delle vere e proprie esperienze e immersioni nelle italianità a tutto tondo, che spesso si estendono su più giorni, includendo eventi pre-matrimonio e post-matrimonio, escursioni e degustazioni. Una formula che favorisce la destagionalizzazione del turismo, poiché gli eventi nuziali non si limitano ai mesi estivi, e che contribuisce a promuovere non solo il territorio ma anche l’enogastronomia e l’artigianato locale. Presente anche Visit Piemonte della Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte per promuove il turismo territoriale dei matrimoni e la ricca eredità culturale ed enogastronomica, con la presentazione di location esclusive: oltre 300 castelli e dimore storiche.