Il pagamento dell’imposta di soggiorno alimenta polemiche tra gli albergatori e l’Amministrazione Comunale di Cefalù ed acuisce antiche contrapposizioni che non si stemperano neanche in una stagione premiata dai turisti che hanno scelto la cittadina normanna per i propri soggiorni e le proprie vacanze.
L’ultimo strale, almeno in ordine di tempo, lo lancia Francesco Randone, referente Federalberghi a Cefalù, che ricorda al Comune come le strutture ricettive non abbiano, come da regolamento, alcun obbligo di esazione della tassa né di segnalazione dei soggetti non paganti, mentre l’Amministrazione Comunale continua a sollecitare l’esazione alle solite e ben note strutture ricettive, continuando ad ignorare i fenomeni diffusi di abusivismo.
Legittime entrambe le posizioni, incomprensibile come in questi anni il soggetto pubblico e quello privato non abbiano individuato una convergenza d’interessi su un tema tanto delicato, la cui soluzione sarebbe d’interesse comune e per il bene comune. In una società matura, le volontà vanno verificate e i regolamenti, se datati, adeguati, li possono disciplinare, e nelle more devono prevalere valori etici e azioni di buon senso sviluppando il dialogo e non le contrapposizioni che non servono a far crescere né le imprese né i territori.
Questa stagione ha dimostrato ancora una volta come il turismo sia un settore economico trainante della nostra economia e le strutture ricettive alternative e integrative rispetto a quelle tradizionali alberghiere siano state premiate dal mercato. A Cefalù, come nel resto d’Italia e d’Europa. E’ il mercato che lo ha determinato creando nuove opportunità e creando principalmente un pieno coinvolgimento della gente che, traendo un beneficio diretto e diffuso, comincia a sentirsi soggetto attivo e protagonista di un rilancio del territorio. Certo, questo non può avvenire a danno delle strutture alberghiere soggette a pressioni fiscali, economiche, sindacali ed amministrative, anch’esse diffuse. Ma la classe imprenditoriale si deve pure rinnovare ed innovare ed essere più dinamica.
Oggi non si può prescindere da un progetto complessivo che favorisca quel gioco di squadra che non sempre a Cefalù è stato attuato. Dice bene Giusi Farinella, direttore dell’Hotel Costa Verde, nelle riflessioni postate sulla sua pagina Facebook, quando esorta ad un maggiore dinamismo concludendo con uno “Svegliati Cefalù”. Una esortazione valida per tutti affinché questo settore venga vissuto e principalmente governato con una maggiore attenzione rispetto al passato, e poco importa chi abbia torto o abbia ragione. Oggi ci sono tutte le condizioni, basta volerlo. Facciamo nostra la sua esortazione e aggiungiamo una considerazione: “Svegliati Cefalù oggi è l’alba di un nuovo giorno”.