lunedì, 18 Novembre 2024

Federalberghi Torino, Borio: confermata vocazione turistica, ora continuare

L’occupazione media delle strutture turistico-ricettive del Torinese, nel 2023, è stata del 70% con un picco dell’85% a novembre. Il 2023 conferma così le previsioni degli operatori del comparto e segna la ripartenza dopo gli anni della pandemia, diventando inoltre il nuovo parametro di riferimento per valutare in futuro l’andamento dei flussi turistici. I dati, raccolti da Federalberghi Torino, mostrano un incremento importante rispetto al 2022 in considerazione del fatto che l’anno scorso i primi tre mesi erano ancora influenzati dal post-pandemia e dall’inizio del conflitto in Ucraina, ma con qualche punto percentuale in più rispetto a quelli registrati nel 2019. Torino è emersa dalla pandemia conquistando in breve tempo un posizionamento sul mercato turistico internazionale – grazie soprattutto ai grandi eventi come Eurovision e ATP Finals – e consolidandolo nel corso di quest’anno.

Il mese migliore è stato novembre con un picco dell’85%, seguito da maggio e ottobre con l’80% grazie ai grandi eventi che agiscono da attrattori e spesso incentivano i turisti a tornare per visitare la città e le destinazioni limitrofe in un secondo momento. Il trimestre aprile-giugno si è rivelato superiore allo stesso periodo 2022 e 2019.

“I dati confermano le aspettative e le previsioni di inizio anno con un 2023 che supera il 2022 riallineando la curva di crescita al 2019 e, soprattutto, diventando il nuovo parametro di riferimento per i prossimi anni – dice Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino –Le nostre destinazioni hanno saputo rialzarsi dalla pandemia nel modo migliore e in fretta grazie al lavoro sinergico di tutti, soprattutto del Comune e della Regione Piemonte, della Camera di commercio di Torino e degli enti locali di promozione del territorio, ospitando grandi eventi e migliorando l’attrattività della destinazione. Siamo certamente soddisfatti, ma questi risultati devono essere per tutti un nuovo punto di partenza. Il 2024 si annuncia positivo ma è necessario consolidare il posizionamento acquisito, rafforzare l’immagine di Torino che sa organizzare e gestire i grandi eventi, utilizzare la potenza mediatica di questi ultimi per promozionare la destinazione durante tutto l’anno, investire sulle attrattività della provincia e sulle prerogative anche estive delle montagne olimpiche, proseguire convintamente nella destagionalizzazione, incentivare il turista a tornare anche in futuro”.

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