È pronto il piano sicurezza annunciato dalla Prefettura di Torino in occasione dell’Ostensione della Sindone, al via il prossimo fine settimana.
L’Ostensione, che dal 19 aprile al 24 giugno porterà centinaia di migliaia di pellegrini all’ombra della Mole, è finita sul taccuino dell’Aisi, l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna e per tale motivo la pianificazione della sicurezza ha richiesto mesi di incontri.
Il risultato è un sistema di sorveglianza che replicherà nel centro di Torino i controlli di un grande aeroporto internazionale, con oggetti off limit come su un volo che verranno restituiti ai legittimi proprietari solo al termine della visita. I pellegrini saranno accompagnati dalle forze dell’ordine lungo tutto il percorso dell’ostensione.
Da corso San Maurizio, trasformato in hub per le decine di pullman che arriveranno in città, sino alla loro uscita dal Duomo, dove la reliquia viene esposta in una teca hi-tech che è quasi indistruttibile. Ai circa 300 poliziotti, carabinieri e finanzieri verranno affiancati oltre 200 agenti delle polizie municipali di tutto il Piemonte, la cui dislocazione “sarà decisa di giorno in giorno – spiega il prefetto Paola Basilone – a seconda degli eventi”.
Controlli speciali saranno effettuati anche negli alberghi, nelle stazioni ferroviarie e all’aeroporto di Caselle Torinese, dove la Polaria sta allestendo 2 apposite isole. Nel centro le forze dell’ordine saranno presenti anche con 3 uffici mobili – in corso San Maurizio, piazza San Giovanni e piazza San Carlo – veri e propri punti di riferimento per i pellegrini provenienti da tutto il mondo. Il risultato non sarà, assicurano però il questore Salvatore Longo e il comandante provinciale dei carabinieri Arturo Guarino, quello di una città blindata. “I pellegrini e i torinesi – dicono – si sentiranno sicuri e verranno accolti in modo da vivere l’incontro con la Sindone nel clima di raccoglimento che il momento richiede”.
