martedì, 23 Aprile 2024

Torna l’appuntamento con il Carnevale di Ivrea e la sua Battaglia delle Arance

I giorni clou della prossima edizione dello Storico Carnevale di Ivrea saranno quelli dal 22 al 25 febbraio. La serata di sabato 22 vedrà la presentazione della Vezzosa Mugnaia dal balcone del Municipio in Piazza di Città, mentre i tre giorni successivi, domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 febbraio vedranno protagonista il Corteo Storico e la Battaglia delle Arance.

A riempire di colori e profumi la città di Ivrea ogni anno da domenica a Martedì Grasso è lo Storico Carnevale, noto ai più per la spettacolare Battaglia delle Arance: un momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare (gli aranceri a piedi) alla tirannia (gli aranceri sui carri). Lo spirito dello Storico Carnevale vive nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide. La Battaglia delle Arance rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono contro i soldati del tiranno posti su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature.

Le 9 squadre occupano ognuna una zona fissa mentre i carri da getto, divisi in pariglie (2 cavalli) e tiri a quattro (4 cavalli), si alternano all’interno delle piazze per pochi minuti. Non solo l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli sono elementi che concorrono a definire le classifiche finali. Tra i protagonisti vi sono anche i cavalli, da sempre oggetto di grande cura e rispetto in città: proprio a Ivrea, a luglio, ha luogo la Fiera di San Savino, la seconda rassegna equestre italiana.

Il Carnevale eporediese si caratterizza per un cerimoniale che attinge a diverse epoche storiche e che trova massima espressione nel Corteo Storico. Vera protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa sin dalla sua prima apparizione nel 1858. Ad accompagnarla il Generale di origine napoleonica che guida il brillante Stato Maggiore e, a seguire, il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, i giovanissimi Abbà, due per ognuno dei cinque rioni e il Podestà rappresentante del potere cittadino.

In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i visitatori a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza del Generale, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese.

Le fagiolate rionali, la Prise du Drapeau, le Alzate degli Abbà, le zappate degli Scarli e la distribuzione di polenta e merluzzo sono solo alcuni degli appuntamenti disseminati dal 6 gennaio fino alla chiusura del Carnevale: momenti di unione e condivisione non solo per i protagonisti della manifestazione ma anche per tutti gli eporediesi e i turisti che vogliano avvicinarsi al Carnevale di Ivrea con tutti i suoi riti e le sue tradizioni.

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