sabato, 23 Novembre 2024

Funivia Mottarone riaprirà nell’estate 2025

Entro l’estate del 2025 la funivia del Mottarone tornerà in funzione. Ad annunciarlo, la ministra del Turismo Daniela Santanchè e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “E’ stata una grande ferita di questo territorio – ha detto Santanchè parlando dell’incidente dove persero la vita 14 persone- e dobbiamo farla ripartire al più presto”.

Il progetto, dal costo stimato in 15 milioni di euro, che verranno coperti per due terzi con fondi ministeriali e un terzo regionali, prevede il ripristino dell’impianto mantenendo i due tronchi funiviari esistenti, quello che va da Stresa Carciano alla stazione intermedia di Alpino e quello che da Alpino arriva in cima al Mottarone, a quota 1491 metri. Le tre stazioni subiranno un completo restyling con l’allestimento di  nuovi punti di ristoro.

La nuova funivia del Mottarone seguirà il tracciato originario, ha spiegato Cirio, assicurando che la ricostruzione sarà “un intervento veloce perché non avrà bisogno di particolari procedure autorizzative”. Verrà mantenuto l’azionamento elettrico esistente, ma saranno sostituiti
veicoli, carrelli e sospensioni e si provvederà alla revisione generale delle stazioni motrici in località Alpino e di rinvio-tenditrice a Stresa e sul Mottarone.

Il protocollo d’intesa siglato tra Santanchè, Cirio e la sindaca di Stresa Marcella Severino, che ha parlato di “un rammendo, un lavoro di assoluta professionalità dove non si vede il danno, impegna le parti ad attivarsi per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento, per il quale si intende avviare i lavori entro la metà del 2024. A mettere a punto il progetto di fattibilità è stata la società
Monterosa 2000 che, attraverso le parole del direttore Andrea Colla, ha assicurato un “particolare riguardo alle tematiche inerenti la sicurezza del trasporto”.

Intanto, sotto il profilo processuale, si attende l’udienza preliminare il programma il 17 gennaio del prossimo anno: otto gli imputati, tra cui due società, accusati a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime.

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