venerdì, 20 Dicembre 2024

Impianti sci Piemonte, Arpiet prepara contromisure: riduzione di orari e piste

Per ridurre i costi dell’energia elettrica, i gestori delle stazioni sciistiche piemontesi potrebbero decidere di “ridurre il numero di impianti aperti, chiudere in alcune giornate feriali o vendere skypass variabili a seconda del costo dell’energia”. A dirlo all’ANSA è Giampiero Orleoni, presidente di Arpiet, associazione piemontese delle imprese del settore del trasporto a fune a cui aderiscono i principali comprensori della regione.
“A oggi sono solo idee, siamo in standby. Aspettiamo fine ottobre”, ha aggiunto. I timori per il caro bollette riguardano sia i costi per il funzionamento degli impianti sia quelli per l’innevamento artificiale.
“Gli impianti apriranno, è impensabile il contrario. Ma, se il prezzo dell’energia rimarrà a questi livelli,  dovranno sicuramente arrivare aiuti dalla politica”.
Per Filippo Besozzi, direttore degli impianti di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola), “quello dello sci è un comparto che nei comuni di montagna regge l’intera economia locale, dagli alberghi ai bar. Ad agosto la nostra bolletta è triplicata e per l’inverno siamo fortemente preoccupati: senza aiuti, tutti i gestori dovranno far quadrare i conti rivedendo calendari e orari di apertura. Ci auguriamo siano trovate soluzioni che facciano sì da non mettere in discussione il prodotto che offriamo”.

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