“Alessandria deve attuare un piano di rilancio ed invertire la rotta”. Lo ha affermato Giovanna Scacheri, presidente provinciale Federalberghi, dopo la presentazione dei dati regionali sui flussi turistici.
Alessandria è l’unica provincia che, in controtendenza con i dati del Piemonte (in crescita del 2%), ha un calo dell’1% degli arrivi pur avendo mantenuto la medesima offerta ricettiva.
“La nostra provincia ha tanto da offrire – ha affermato Scacheri – e bisogna tornare a far crescere i turisti: ciò sarà possibile solo attivando politiche commerciali in linea con il mercato attuale. Abbiamo un consorzio turistico (Con.tur.al.) che può essere uno strumento per portare lavoro e ricchezza sul territorio, purché gestito con una vision complessiva a medio e lungo termine, utilizzando strumenti di comunicazione e di vendita evoluti come le app, i blog, i social network. Gli albergatori e gli operatori dell’accoglienza sono disposti a fare la propria parte, ma un intervento delle istituzioni è indispensabile, anche per lavorare in un’ottica di migliore accessibilità nel settore dei trasporti. Ad Alessandria si sconta doppiamente la crisi – ha aggiunto – a causa del dissesto del capoluogo gli albergatori pagano aliquote elevatissime per i tributi locali: ultima arrivata è la Tari. Meno turisti e aumento continuo dei costi significano una lotta quotidiana per continuare a sopravvivere. Infine, in un’ottica di incremento dell’attrattività chiediamo con urgenza una riqualificazione della zona della stazione di Alessandria e dei giardini antistanti. Abbiamo un flusso di che vi transitano e possibili turisti tramite Expo 2015: cerchiamo di accoglierli al meglio”.
In provincia di Alessandria gli arrivi nel 2013 sono stati 317.000 (quasi 322.000 nel 2012) e le presenze quasi 700.000 (oltre 722.000 nel 2012).