Domenico Di Paola, ex amministratore unico di AdP, è indagato per truffa e falso nell’inchiesta della magistratura barese sul contratto di marketing da 30 milioni di euro sottoscritto nel 2009 con la società concessionaria della pubblicità per Ryanair.
La notizia, pubblicata dal quotidiano ‘La Repubblica’, rende noti gli esiti dell’indagine delegata dal pm Luciana Silvestris alla guardia di finanza.
Stando alla relazione depositata in Procura, fondi europei per il turismo sarebbero transitati attraverso Aeroporti di Puglia nelle casse di una società di Ryanair, la Ams, come destinati a pubblicità. La Finanza aveva già ricostruito parte della vicenda in un’informativa del novembre 2013.
Dagli accertamenti era emerso che a 3anni dalla sottoscrizione del contratto quinquennale la società aveva fatturato circa 30 milioni di euro. Il sospetto degli investigatori è che quei fondi europei destinati dalla Regione alla promozione turistica del territorio pugliese abbiano in realtà mascherato aiuti alla compagnia irlandese. Il fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari riguarda anche la proroga del contratto, altri 85 milioni di euro, sottoscritto nel 2014 da AdP con Ryanair.
Sullo scalo barese indaga da alcuni mesi anche la magistratura contabile che ipotizza un danno erariale causato dalle spese sostenute da AdP negli ultimi anni, dalle consulenze esterne al servizio di controllo dei bagagli, dall’acquisto dei carburanti e delle divise al giardinaggio agli stipendi di dirigenti e manager.