martedì, 19 Novembre 2024

Federalberghi: a Bari il turismo vola nonostante abusivi

“Il turismo a Bari nel 2024 ha registrato incrementi di grande portata. La piattaforma Paytourist ci restituisce 1milione e 400mila presenze da ottobre 2023 ad agosto 2024 e registra ufficialmente ben 3.097 strutture ricettive tra alberghiero ed extralberghiero. Siamo ben oltre il risultato complessivo dello scorso anno. Ma la novità vera sono le continue comunicazioni dal Comune sui vari interventi di controllo nel variegato settore dell’extralberghiero con azioni sanzionatorie e anche di chiusura di numerose attività.

Dopo oltre dieci anni di battaglie ostinate e coerenti contro l’abusivismo ricettivo a Bari, talvolta frustrati dall’azione solitaria o fastidiosamente insidiati da pezzi di portatori d’interesse della città, finalmente cominciamo a vedere l’alba di un nuovo corso per il turismo cittadino. I primi segnali sono lanciati dallo stesso sindaco Vito Leccese con dichiarazioni che negli anni abbiamo letto solo nei comunicati della Federalberghi”. Commenta Francesco Caizzi, vice presidente nazionale e leader barese e pugliese della Federalberghi che aggiunge: “Questo mi permette persino di riportarle e sottoscriverle appieno: “L’abusivismo non compromette solo la qualità dei servizi offerti ma crea anche una concorrenza sleale rispetto alle attività che operano nel rispetto della normativa e delle regolamentazioni vigenti… per questo motivo intendiamo contrastare l’utilizzo abusivo e senza controllo delle residenze private verso un utilizzo squisitamente commerciale…un fenomeno che produce evasione fiscale, riduzione dell’offerta di appartamenti in locazione per famiglie e studenti e trasformazione incontrollata di interi pezzi della città”.

“L’amministrazione comunale, ottimizzando le opportunità statistiche della piattaforma Paytourist, ha attivato una task force della Polizia Locale dedicata, condotta dal comandante Michele Cassano dell’Annona, e un piano di intervento costante per azioni di controllo e attività di moral suasion nei confronti dei tantissimi operatori dell’extralberghiero. Finalmente queste azioni, coordinate dal Sindaco e dal direttore generale del Comune, sono state programmate con la collaborazione di più assessorati, da quello al Turismo e Marketing Territoriale a quello al Commercio e Polizia Locale.

I primi passi sembrano portare nella direzione giusta. Tutti noi godiamo nel vedere Bari Vecchia, il lungomare e altre porzioni di città invasi da migliaia di visitatori che parlano centinaia di lingue diverse, decantando il nostro mare e osannando la nostra focaccia, le nostre orecchiette e, in generale, la nostra gastronomia. Talvolta, però, questi fenomeni così massivi e repentini, se non governati, non potranno mai portare a un sistema turistico cittadino consolidato che porti stabilità, ricchezza e posti di lavoro duraturi. I pericoli di overtourism e/o di un “effetto bolla” sono dietro l’angolo.

Per scongiurare tali insidie, oltre a continuare con l’azione repressiva e di controllo, si deve lavorare insieme imprenditori privati e assessorati coinvolti nella gestione del turismo e dell’accoglienza. La road map è questa: programmare per tempo le azioni di sistema e quelle di promozione e studiare a fondo i dati della ricettività che ci arrivano via Paytourist.

Per esempio, si sta correndo il rischio che la ricettività extralberghiera (locazioni brevi, B&B, affittacamere, case vacanze), ora che si è convinta a “emergere”, attivi altri strumenti poco ortodossi per produrre ancora evasione fiscale e danno erariale. In poche parole, dai dati si percepisce che probabilmente le presenze reali non siano equivalenti a quelle dichiarate ufficialmente (e regolarmente saldate con la tassa di soggiorno). Ecco alcuni esempi. La tassa di soggiorno riscossa da ottobre 23 ad agosto 24 ammonta a 3milioni e 100mila, dei quali 1milione e 400mila dagli alberghi (solo 38 strutture per circa 4mila posti letto) e 1milione e 600mila dall’extralberghiero (ben 3.032 strutture). I pernottamenti sono 1milione e 400mila, dei quali 570mila negli alberghi (solo 38 strutture) e 1milione nell’extralberghiero (ben 3.032 strutture)”, conclude Caizzi.

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