mercoledì, 13 Novembre 2024

Federalberghi Brindisi invita i Comuni ad abolire la tassa di soggiorno

Per Federalberghi Brindisi la tassa di soggiorno può rivelarsi dannosa per il comparto turistico. A tal proposito l’associazione invita i Comuni di Fasano, Ostuni e Carovigno ad azzerarla e suggerisce a Riccardo Rossi, nuovo sindaco di Brindisi, a non introdurla.

“La tassa di soggiorno è stata introdotta nel nostro territorio provinciale senza che i sindaci o gli amministratori si rendessero conto dell’impatto negativo che l’incremento della pressione fiscale produce sul settore turismo, uno dei pochi ancora in grado di contribuire allo sviluppo dell’economia locale e alla creazione di opportunità di lavoro”, spiega Pierangelo Argentieri, presidente di Federalberghi Brindisi e vicepresidente regionale della stessa associazione di categoria.

Per Federalberghi si tratta di un balzello che viene a gravare sulle imprese turistico-ricettive, già provate dalla contrazione dei consumi, dall’abusivismo dilagante e dalla concorrenza sleale.
“La tassa di soggiorno, assunta sotto la bandiera di una sorta di federalismo fiscale, costituisce anche una un’insolita configurazione, in quanto non assegna ai Comuni alcuna responsabilità politica nei confronti del soggetto passivo, né riconosce a quest’ultimo alcuna possibilità di influire sulle modalità di utilizzo del proprio contributo. Così capita, quasi sempre, che gli introiti siano spesi per altre voci lontanissime dal turismo. A livello legislativo bisogna anche tenere conto che il ‘Contratto per il Governo del cambiamento’ messo a punto da Lega e M5S ne prevede – al punto 28 – l’abolizione”, conclude Argentieri.

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