Massimo Bray, ministro dei Beni culturali, definisce ‘urgenti e indifferibili’ i lavori di restauro avviati con i 5 milioni appena arrivati dal Cipe al Museo nazionale di Taranto. Il ministro assicura il suo massimo impegno affinché i lavori "siano conclusi il prima possibile". Bray ha risposto anche ad una interrogazione della parlamentare del gruppo misto Vincenza Labriola, che lamentava le chiusure estive programmate per il museo tarantino che fino al 30 di settembre aprirà solo nei fine settimana per poi chiudere dal 30 settembre al 5 dicembre in vista della riapertura con l'esposizione di reperti fino ad oggi mai visti. La chiusura ha destato polemiche e preoccupazioni in vista della candidatura di Taranto a città europea della cultura per il 2019. Il ministro replica ricordando l'importanza dello stanziamento del Cipe per i musei e definisce sensato il programma di aperture stabilito dalla soprintendenza per assicurare lo svolgimento dei lavori.
"Pur comprendendo lo ragioni degli operatori – ha spiegato Bray – l'obiettivo è assicurare la pronta esecuzione dei lavori che sono urgenti e indifferibili. Tanto più – ha sottolineato – che attualmente solo una parte del museo era visitabile. Proprio pensando alle esigenze dei turisti, è stato siglato un accordo con la Marina Militare per una serie di visite guidate organizzate nel castello Aragonese e un altro con il comune per visite organizzate in un sito con tombe a camera”.
Ma Labriola non ci sta. “I turisti rimarranno delusi, si sta già parlando di disdette, serviva più attenzione per contemperare le esigenze dei lavori con quelle della fruibilità. Una vicenda che conferma la poca attenzione del governo alla città di Taranto e alla sua gente".