lunedì, 23 Dicembre 2024

Villa Faragola, dal Mibact 400mila euro per primi interventi dopo incendio

Nei giorni scorsi Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali del Mibact e Roberta Russo, vicesindaco di Ascoli Satriano (Fg), si sono incontrate per fare il punto sul futuro di Villa Fargola, sito archeologico devastato da un incendio, probabilmente di natura dolosa, nella notte del 6 e del 7 settembre. Durante l’incontro il sottosegretario ha dato la notizia dello stanziamento da parte del Mibact di 400mila euro per i primi interventi di ricostruzione (cui va aggiunto il milione e 600mila euro garantito dalla Regione, ancora con la supervisione del Ministero).

Inoltre, Bianchi ha sottolineato la volontà del Governo di lavorare sull’inasprimento delle pene per chi commette reati contro il patrimonio, sempre più frequenti e intollerabili.

Bruno Granieri, imprenditore e presidente della locale Pro Loco, ha lanciato la proposta di “un Tavolo tecnico istituzionale permanente, con rappresentanti di Regione, Comuni, addetti ai lavori, per lasciare al caso, all’improvvisazione e alle iniziative estemporanee la programmazione di un comparto così delicato”.

La Bianchi ha spiegato come il turismo sia da considerare “un’industria che funziona, che non ha problemi di crisi ma di gestione dei flussi nei vari territori per garantire ricchezza. Un’industria che garantisce il 12,8% di occupazione in Italia, che deve però diventare permanente puntando sulla destagionalizzazione”. A tal proposito Bianchi ha illustrato le numerose iniziative mirate proprio a questo obiettivo, dalla promozione del turismo enogastronomico al rilancio dell’artigianato, dalla valorizzazione dei borghi storici alla riscoperta dei Cammini, che stanno producendo risultati significativi.
Il recupero di Villa Faragola – ha concluso – rappresenta per noi una priorità, per fare un esempio concreto: ma bisogna interrogarsi non solo su quello che è successo, ma su quanto sia stato fatto in passato per conoscere, promuovere, pubblicizzare e visitare quel sito. Al sud in particolare si può vivere di cultura e turismo, ma una programmazione è necessaria e imprescindibile” .

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