È in discussione la proposta di legge bipartisan ‘Promozione del sistema golfistico regionale’ che in nome della destagionalizzazione del turismo vuole incentivare la costruzione campi da golf con annesse strutture di ricezione turistica e residenziali. A tal proposito Legambiente Puglia mette in guardia sul rischio di speculazione edilizia che tale norma potrebbe portarsi dietro.
"A nostro parere – sostiene Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia – questa proposta di legge, che concede deroghe per complessi turistici connessi alla realizzazione dei campi da golf, apre le porte alla speculazione edilizia".
Proprio in quest'ottica, lo scorso 8 febbraio, la Federazione Italiana Golf e le principali associazioni ambientaliste e Federparchi hanno firmato un protocollo golf d'intesa, che individua e condivide una serie di impegni reciproci, per aprire un tavolo di confronto e intensificare un'azione comune in favore degli eco-golf. Tra gli impegni previsti la salvaguardia dell'assetto idrogeologico del territorio, quella degli aspetti paesaggistici, la riduzione al minimo uso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci, la tutela della biodiversità, il risparmio di acqua e quello energetico.
"Auspichiamo – prosegue Tarantini – che in futuro, in caso di realizzazione, gli impianti golfistici siano collocati sempre più a ridosso dei centri abitati. Questo, almeno, costituirebbe un limite all'espansione edilizia, visto che è impossibile immaginare un golf club senza un investimento immobiliare consistente al suo fianco. Per espandere l'offerta turistica nella nostra regione da ottobre ad aprile – conclude Tarantini – non si deve puntare ad incentivare campi da golf e annesse strutture ma sulle città d'arte, sull'enogastronomia, sugli 84 piccoli Comuni, sui parchi nazionali e regionali".