Puglia al top tra le mete enogastronomiche in Italia
14 Ottobre 2025, 09:30
In occasione del TTG di Rimini Pugliapromozione ha presentato un report, realizzato da Roberta Garibaldi, che sancisce il raggiungimento della Puglia al primo posto in classifica, a pari merito con la Toscana, per riconoscimento da parte dei turisti italiani, ma il Tacco d’Italia è stato protagonista di un balzo dell’11% nel post pandemia.
Il mare spinge l’incoming e l’8% dei turisti sono alto-spendent. La stagione autunnale e invernale si rivelano come uno dei momenti ideali per degustare la Puglia. La ricerca svolta per l’agenzia Pugliapromozione attraverso il Rapporto sul Turismo Enogastronomico in Puglia, ha analizzato il comportamento della domanda turistica legata all’enogastronomia, per fornire indicazioni utili per una più efficace valorizzazione di questo prodotto. E l’indagine si è focalizzata sul posizionamento della Puglia rispetto alle altre regioni italiane, sulle caratteristiche del soggiorno, sula conoscenza delle specialità regionali e sulle esperienze enogastronomiche vissute (motivazioni, tipologie, soddisfazione, attività abbinate, fonti informative e modalità di prenotazione).
Il risultato finale della ricerca vede in testa a pari merito la Puglia e la Toscana tra le regioni italiane più riconosciute come mete enogastronomiche dagli italiani, con il 41% delle preferenze. A seguire troviamo l’Emilia-Romagna (37%) e la Sicilia (35%).
In evidenza il “grande balzo” della Puglia nel periodo post pandemico, con un +11% rispetto al 2019 grazie alla notorietà dei suoi prodotti agroalimentari e vitivinicoli e alle azioni di sistema avviate, a livello regionale dagli operatori pubblici e privati, delle filiere del turismo e dell’agricoltura.
Il mare resta il primo motivo di viaggio (42%), ma emerge un quadro multi-motivazionale. Subito dopo il mare, le risposte indicano la Puglia come destinazione per vivere appieno il territorio (14%), visitare parenti e amici (10%), per scoprire le specialità enogastronomiche (7%), la cultura (6%) e la natura con gli spazi aperti (6%).
La geografia delle mete enogastronomiche pugliesi conferma la leadership del Salento, senza differenze tra Adriatico e Ionio (entrambi 34%). Seguono Bari e la costa adriatica barese (26%) e Gargano/Daunia (24%), con la Valle d’Itria tra le principali destinazioni (21%). Ed è significativa la spesa media giornaliera dei turisti che visitano la Puglia. Per il 64% si concentra tra 51 e 150 euro, con una componente alto-spendente oltre i 200 euro pari all’8%. I viaggi VFR-Visiting friends and relatives (amici e parenti) hanno spesa contenuta (60% entro 100 euro), mentre l’enogastronomia mostra la traslazione più evidente verso l’alto (per il 29% supera i 151 euro). Quanto alla quota di budget destinata a vitto ed esperienze enogastronomiche, la maggioranza (63% del totale) si colloca tra 11 e 30 euro, ma tra chi viaggia per enogastronomia questa percentuale sale al 75%, mentre nei viaggi orientati alla natura/spazi aperti un 31% vi destina il 31–50% della spesa.
I prodotti più noti della Puglia? Sono le orecchiette alle cime di rapa (35%), l’olio di oliva (28%) e i taralli (26%) a comporre il podio. A seguire troviamo il vino (17%), la focaccia (13%), i pasticciotti e pesce (10%).
Tra le motivazioni per scoprire l’enogastronomia pugliese emerge un profilo multi-motivazionale che indica un turista in cerca di novità, contenuti educativi, benessere e outdoor. Prevale la ricerca di nuove esperienze (37%), più marcata tra i giovani. Seguono lo staccare dalla routine (27%), l’arricchimento culturale (26%) e l’immersione nella natura (23%). Rispetto al dato nazionale, fra chi ha soggiornato in Puglia sono meno citati l’aspetto culturale (26% vs 34%) e la natura (23% vs 31%), mentre sono leggermente più alti divertimento (18% vs 16%) e benessere (15% vs 12%).
La quasi totalità dei turisti ha vissuto almeno un’esperienza enogastronomica: esperienze culinarie (95%) degustazioni e acquisti (78%), visite ai luoghi di produzione (75%), eventi (66%), esperienze attive e di relax (59%) e tour o itinerari (56%). Tra le esperienze più diffuse spicca il recarsi in ristoranti tipici (70%), seguito dalle visite a mercati e botteghe artigiane (46%), dagli eventi legati al cibo (45%) e dallo street food (37%). L’olio rappresenta una componente chiave: il 36% dei turisti ha acquistato direttamente in azienda, il 28% ha partecipato a degustazioni nei frantoi e circa 1 su 4 ha visitato un frantoio storico o un’azienda olivicola.
Accanto all’olio, restano rilevanti l’acquisto di vino (30%) e le visite ai caseifici (28%), a conferma di un’offerta che si articola su più filiere e che intercetta target differenti. Tutte le esperienze ottengono valutazioni positive, con punti di forza e aree di miglioramento.
Le criticità della Puglia riguardano il prezzo (3,89) e la facilità di reperire informazioni (3,94), che rappresentano aree di miglioramento. Le degustazioni e gli acquisti di prodotti sono le esperienze più apprezzate, mentre gli eventi mostrano margini di crescita. Le esperienze attive e di relax ottengono punteggi particolarmente positivi per qualità del servizio e accessibilità.
Da notare che sono tre i principali cluster di abbinamento che emergono: enogastronomia e mare, enogastronomia e cultura. In particolare, il 60% degli intervistati ha affiancato le esperienze enogastronomiche a momenti di relax con parenti e amici, spesso nel contesto della vacanza balneare. Seguono le escursioni nelle mete vicine (48%), lo shopping e le visite culturali (entrambi 46%), che confermano la propensione a combinare le esperienze culinarie con la scoperta del territorio.
“Il turismo è un settore che in Puglia vale il 15% dell’economia regionale – ha spiegato Nicola Ianuale di Questlab – Il turismo si conferma una leva economica cruciale: contribuisce al 14,8% del valore aggiunto regionale e impiega oltre 123 mila addetti. Bari è la provincia con il maggiore impatto economico (quasi 4 miliardi di euro), seguita da Lecce. Altro tema di riflessione per la Puglia possono essere l’innovazione e la qualità percepita. Le imprese pugliesi guardano al futuro investendo in efficienza, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Secondo l’indagine Pugliapromozione, il Sentiment Index dei visitatori supera l’85 su 100 in tutte le province, con Brindisi e Lecce ai vertici per gradimento. Enogastronomia, accoglienza e autenticità restano i punti di forza del brand Puglia nel mondo”.
Qui di seguito nel link https://rpu.gl/ReportPuglia2025