giovedì, 2 Maggio 2024

Da domenica a Trani il Festival della Cultura Ebraica

In Puglia interscambio culturale in chiave turistica

Prenderà il via domenica 6 settembre a Trani il Festival della Cultura Ebraica 2009 “Negba Puglia, Verso il Mezzogiorno”. La manifestazione è stata presentata dal presidente della giunta regionale Niki Vendola e dagli assessori Silvia Godelli (Mediterraneo) e Magda Terrevoli (Turismo) “Coordinare questo lavoro – ha sottolineato la Godelli – è stato un salto di qualità rispetto alle giornate della cultura ebraica degli scorsi anni. Si tratta di una manifestazione di grandissimo spessore in una regione come la nostra che vede una presenza antica di ebrei e con una quantità di conoscenza e di interscambio che oggi è preziosa, in tempi in cui si ripropongono rischi di discriminazione e razzismo”. La Godelli ha ringraziato anche i 6 comuni che hanno dato l’assenso alla partecipazione (Bari, Lecce, Andria, Oria, Otranto, S.Nicandro G., Trani) . “Il turismo – ha detto l’assessore Terrevoli – non è solo conoscenza dei luoghi ma anche delle persone. Ricordo con piacere la mia tesi di laurea sul commercio degli ebrei a Molfetta e in questi giorni ho vissuto con emozione il chiedere scusa della cancelliera tedesca Angela Merkel: ecco, per me conoscenza significa anche saper chiedere scusa”. Nell’accogliere tutti i partecipanti, Vendola ha sottolineato che il suo è un benvenuto a tutti coloro che rappresentano culture, popoli, storie. “Vorrei dire “bentornati”, perché c’è un pezzo che dopo 5 secoli di storia ci è mancato. In Puglia per 4 anni abbiamo ragionato su quello che è stata la Shoah, anche con un’inedita esperienza come il treno della memoria, facendo memoria di eventi cancellati. Il Festival però non sarà un momento di celebrazione della memoria, ma un momento di ricostruzione. Averlo organizzato qui è un punto di onore politico, è forse la scelta più politica della mia amministrazione, in un’epoca in cui tornano fantasmi dell’intolleranza e del razzismo. I nostri 800 km di cosa significano però un’apertura al meticciato culturale e narrano la nostra regione con la sua vocazione millenaria all’accoglienza”.

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