Parte dall’aeroporto Olbia Costa Smeralda l’impiego di droni per migliorare la sicurezza negli scali aeroportuali. Un drone di grosse dimensioni, dotato di sensori acustici, capace di sollevarsi in volo in qualsiasi condizione meteorologica, è al centro delle prove portate avanti dagli operatori della torre di controllo della Geasar, società di gestione dello scalo olbiese, e dal personale dell’Enav attraverso le sue partecipate Technosky e D-flight.
Operazioni utili per monitorare in maniera più efficace e puntale le condizioni della pista e dell’intero scalo, per garantire una maggiore sicurezza. “Una tecnologia altamente innovativa che consentirà di eseguire tutte le operazioni che la Geasar e il suo settore safety compiono in un minor tempo e con un maggior rispetto dell’ambiente. Siamo in grado infatti di ridurre l’impiego di altri mezzi e produrre meno CO2 – ha spiegato Caterina Brigaglia, responsabile operazioni aeroporto Geasar – Vorremo essere da esempio per altri aeroporti e l’uso
di questi droni potrà essere utile anche nel trasporto di organi dalla nostra base dell’elisoccorso verso gli ospedali dell’isola per esempio”.
“Rispetto ad altri impieghi i droni, come la consegna di pacchi o, in prospettiva, il trasporto di persone, attività come quelle messe in campo a Olbia possono sembrare una cosa da addetti ai lavori – ha detto Carlo Lanciotti, responsabile Enav Olbia – In realtà stiamo sviluppando soluzioni innovative a supporto di una operatività aeroportuale sempre più sicura, efficiente e sostenibile, a beneficio di tutti”.
Le fasi della sperimentazione sono due, una legata al controllo delle luci di segnalazione e una seconda fase incentrata sulle operazioni di allontanamento dei volatili attraverso l’installazione di particolari sensori acustici.
“Auspichiamo che Olbia possa rappresentare uno scalo all’avanguardia nel panorama nazionale, capace di contribuire a rafforzare il settore per affrontare le sfide del futuro con soluzioni innovative”, ha dichiarato l’ad di Geasar, Silvio Pippobello.