Cancellare la tassa di soggiorno introdotta dalla precedente amministrazione regionale. L’invito arriva da Giorgio Macciocu, presidente Confturismo-Federalberghi delle province di Sassari e Gallura secondo cui “se questa gabella dovesse rimanere, avrebbe effetti assolutamente negativi sul comparto turistico sardo, già penalizzato dagli elevati costi di trasporto sostenuti da chi viene in vacanza sull’isola”. “C’è poi la concorrenza sempre più agguerrita dei paesi rivieraschi del Mediterraneo quali Spagna, Grecia, Croazia e Nord Africa – aggiunge Macciocu – dove l’offerta si muove sui riferimenti tariffari del tipo low cost, che noi non siamo in grado di proporre a causa di gravami, quali gli oneri sociali che incidono pesantemente nella gestione delle aziende turistico-ricettive”. In merito, tra l’altro, è già arrivato un primo parere positivo del nuovo assessore regionale al turismo, Sebastiano Sannitu, che si dichiara fermamente contrario a qualsiasi messaggio negativo per la Sardegna. “Il nuovo presidente regionale, Ugo Cappellacci, – conclude Macciocu – dovrà mantenere una promessa fatta in campagna elettorale, per rendere più competitivo il turismo della Sardegna e per dare un segno tangibile di svolta nelle attenzioni e nelle politiche che la nuova amministrazione si accinge ad adottare per il rilancio economico dell’isola, anche e soprattutto, attraverso il turismo”.