”Tante sono state le accuse e le recriminazioni, forse anche figlie di interessi più grandi, poche invece, o forse nessuna, le parole spese in difesa degli equipaggi basati ad Alghero, nell'adempimento del loro ruolo di piloti e assistenti di vol”. È quanto riporta una "lettera aperta ai giornali" dei dipendenti che lavorano a Alghero della compagnia New Livingston.
Il 29 aprile scorso la Regione aveva revocato i voli alla New Livingston e per quasi due giorni Alitalia, la compagnia aerea che si era classificata seconda nel bando, aveva venduto i biglietti per quel collegamento in forza della revoca del servizio. Dopo il provvedimento d'urgenza del presidente del Tar Lazio, il servizio è stato riaffidato alla compagnia New Livingston sino al 15 maggio.
“Ricordandoci tutti che l'obiettivo ultimo e più importante è la tutela dei passeggeri e del servizio che a loro va garantito dalle parti in causa, come fino ad oggi la nostra compagnia ha fatto – ha sottolineato un ‘gruppo di naviganti’ – non va però dimenticato che da novembre, la cura e l'attenzione verso questi ultimi è stato garantito in prima persona da piloti e assistenti di volo New Livingston, trasferiti dalle loro case, per ottemperare ai propri doveri, ma soprattutto alla luce dei diritti sanciti dagli art. 1 della Costituzione. Ecco, noi abbiamo scelto questo lavoro ed è nostro diritto essere tutelati in questo senso, nello svolgere un'attività rivolta alla collettività che a sua volta usufruirà di questi servizi. Forse delle tante voci nel coro delle polemiche una parola spesa a favore dei lavoratori New Livingston Base Alghero, circa una trentina, l'avremmo ascoltata volentieri da coloro preposti alla difesa”, hanno sottolineato i ‘naviganti’ che hanno ricordato, fra l'altro, anche il salvataggio di Livingston nel 2012 “grazie all'imprenditore Toto e alla determinazione dei dipendenti”.